lunedì 4 novembre 2013

MGM Royal bagno

La nuova serie da bagno di MGM è caratterizzata dal minimalismo e da colori accoglienti e rassicuranti. Un solo mosaico e due tonalità di fondo coordinate per donare all'ambiente semplicità ed eleganza. Un listello floreale impreziosito da finiture platino od oro a seconda del colore scelto ed un listello mosaico caratterizzato da moderni tasselli cangianti ad effetto "random". 


La sala da bagno

Chiamato un tempo semplicemente "Bagno", ha avuto negli anni e nelle generazioni, sostanziali mutamenti.

Se pensiamo alle case degli anni 50 o 60, magari di campagna, che avevano un piccolo locale da bagno addirittura separato della parte residenziale, è evidente che di passi avanti ne abbiamo fatti veramente tanti. Negli anni ha assunto sempre più ruolo un centrale, di bagni se ne trovano addirittura più di uno nelle case odierne, suddivisi con il generico appellativo di "II Servizio" destinato ad essere solo funzionale e "Padronale" con maggiore confort e sicuramente più elegante.
Spazio creativo, momento di riflessione, rifugio privato e personale, sala di lettura. Il bagno, nella sua storia, si è sempre raccontato attraverso usi speciali, variegati, vagamente bizzarri, legati alle passioni di chi lo ha vissuto e di chi nel tempo lo ha reso letteratura.

Tutto questo non ha evitato, però, che con il passare degli anni, lo spazio di progettazione e quello fisico del bagno si siano invece sempre più ridotti, compressi, sacrificati a favore della funzionalità della casa e dei moderni ritmi di vita.
Come se l'idea di benessere, lo spazio onirico, che questa stanza ha sempre rappresentato fosse stato quasi dimenticato, come se avessimo smarrito per strada la parte migliore di noi stessi. Oggi è finalmente tornato ad essere il regno dell'acqua e il suo progetto passa attraverso un'attenta analisi delle esigenze personali e dello spazio a disposizione, facendolo diventare la nuova frontiera del benessere, la funzionalità, il buon gusto.

Da semplice area di servizio dotata dei soli elementi indispensabili per le necessità igieniche primarie e da limitato contenitore di poche suppellettili, l'ambiente bagno ha compiuto una evoluzione tale da portarlo a occupare anche nelle condizioni abitative modeste, un ruolo importante e articolato.

La realtà evidenzia sempre più marcatamente un nuovo modo di intendere il bagno da parte della gente, per la quale è diventato lo spazio riservato alla cura del corpo. Costretto a frenetici ritmi di vita, attanagliato da condizioni ambientali spesso nocive e squilibranti, l'uomo dedica sempre più tempo e sempre maggior attenzione alla sua immagine, con lo scopo di avere una dimensione fisica più sana e atletica, conformemente ai canoni estetici imposti dalla moda e dal "pressing" pubblicitario.
(dal sito http://www.ceramicheedintorni.it)

lunedì 28 ottobre 2013

Caratteristiche tecniche del gres porcellanato

Le caratteristiche tecniche del gres porcellanato sono rilevanti ai fini dell'ottenimento dell'abitabilità/agibilità è il grado di scivolamento della superficie ceramica che è valutato con un coefficiente compreso tra R9 e R13. Questi coefficienti, indicati con il valore R (che è rapportato all'angolo di inclinazione in cui la persona perde attrito) classificano i prodotti secondo le esigenze specifiche delle destinazioni d'uso, indicate con un ordine crescente di pericolosità. I valori sono compresi tra R9 per i prodotti che hanno superato il primo livello di test fino a R13 valore indicato per particolari pavimentazioni industriali.
Sono altresì importanti le caratteristiche antigelive (fondamentale per pavimentazione da esterno), resistenza agli urti, ai graffi, alle macchie e agli attacchi chimici.
Il grado diassorbimento d'acqua è tra i più bassi tra i materiali da rivestimento per pavimento e pareti pari a 0.5%.
Inoltre sono da registrarsi anche alti valori relativamente alla resistenzaa flessione e alla resistenza ad abrasione.
Il grande valore estetico e funzionale del gres porcellanato, così come ripreso sopra, discende anche dalla grande capacità di questo prodotto di riprodurre gli effetti visivi e strutturati di qualsiasi materiale, ecco quindi che si possono trovare in commercio una serie molto vasta di prodotti in gres effetto pietra, marmo, legno, cotto e cemento.
Un materiale sicuramente molto versatile dai molteplici effetti.
La scelta del gres porcellanato deve tener presente anche della finitura superficiale e del taglio; in commercio si trovano molti prodotti ma le finiture più frequenti sono:
  • naturale (strutturata o bocciardata) - è una finitura molto versatile che si presta a molteplici usi; il prodotto non subisce altre lavorazioni in superficie dopo la cottura, garantendo una maggiore durezza e resistenza alla permeabilità
  • lappata - viene ottenuta trattando la superficie del prodotto ceramico con specifiche spazzole abrasive che ne diminuiscono parzialmente la ruvidità, aumentandone la caratteristica di brillantezza
  • levigata lucida / levigata satinata - e' una finitura che presenta una omogeneità superficiale di trattamento; la prima caratterizzata da una elevata brillantezza, la seconda opaca ma con un grado di luminosità da non trascurare; questa finitura risulta essere piu' delicata rispetto alla finitura naturale perché il processo di levigatura apre una serie di pori del materiale che lo rendono sicuramente più sensibile alle macchie.
Il gres porcellanato può fondamentalmente avere tre tipologie di bordi:
  • naturale (NAT) - bordo derivato solo dalla formatura della pressa
  • rettificato monocalibro (RETT) - bordo perfettamente rettilineo che viene ottenuta da un rigoroso processo di squadratura che riporta i pezzi ad un'unica misura dei bordi e che può portare anche ad un sistema di posa senza fuga o con un minimo di 1 mm.
  • anticato (con bordo irregolare rustico) che richiede una fuga di almeno 4 mm.
Il tono e il calibro sono infine due fattori importanti rispetto alla consistenza del materiale; il calibro è lo spessore del materiale, mentre il tono diventa importante perché essendo il gres un prodotto industriale, diventa quasi impossibile trovare una omogeneità cromatica costante nella produzione, per cui i materiali vengono divisi in lotti per omogeneità di colore prima del confezionamento, identificati appunto dal tono. 

Come sfruttare gli angoli

Abitazioni piccole, dove ogni centimetro fa la differenza, stanze trapezoidali e nicchie irregolari. Questioni spigolose che in realtà possono essere risolte scegliendo i mobili giusti. Come i piani cottura che utilizzano il raccordo tra le pareti, gli armadi con elementi angolari per creare minicabine e le lampade sagomate che sfruttano le colonne.
Quella vetrina ricevuta in regalo che non ci è mai piaciuta. La collezione di macchinine. L’aspirapolvere dietro la tenda. Spesso gli angoli in casa fanno questa fine: diventano nascondigli dove stipare ciò che sembra non trovare posto altrove. Eppure sono spazi con grandi potenzialità; vanno solo sfruttati. Anche quando la questione sembra più spigolosa del previsto: ovvero quando si vive in una casa con pochi angoli retti e stanze di forma irregolare. Una soluzione viene dai mobili: anche se poco diffusi, e quando su misura più costosi, ci sono tanti prodotti per casi particolari.
Ecco qualche esempio. In cucina. Qui il modo migliore per sfruttare ogni centimetro è scegliere lavelli e piani cottura angolari che utilizzano il raccordo tra le pareti; per le basi, meglio optare per un profondo cestone estraibile dove riporre le pentole e gli accessori più ingombranti. In camera da letto. Nella zona notte, il problema spesso sono le armadiature, che sembrano non bastare mai. Un’idea è scegliere un guardaroba a tutta parete con un elemento angolare: sfruttando lo spazio dell’angolo è possibile infatti creare una minicabina dove mettere un comò, una barra appendiabiti e vari ripiani (senza dimenticare una corretta illuminazione interna). Se un lato dell’armadio è accanto alla porta, meglio avere un terminale sagomato: oltre ad essere pratico – di solito viene attrezzato con ripiani e ha una doppia profondità – evita il brutto impatto visivo con il fianco del mobile appena entrati nella stanza. Nel living. Dal divano angolare alla libreria su misura passando per la console da poggiare alla parete e aprire al momento opportuno: la zona giorno è quella con maggiori soluzioni per utilizzare gli angoli.


(dal sito http://design.repubblica.it)

sabato 26 ottobre 2013

CIR Cotto Vogue

Il cotto è un grande classico che CIR ha rivisitato con un gres porcellanato smaltato in chiave contemporanea, attraverso colore e decorazioni, rendendolo glamour con otto colori di moda e tre formati. Cotto Vogue nasce dall’idea del cotto tradizionale che si rinnova per il bagno, la cucina e per gli ambienti di tendenza, perché i suoi colori e i suoi decori dona agli spazi uno stile unico e inconfondibile. La collezione include mosaici, decori, lavelli, pezzi speciali in tono che permettono diverse soluzioni di posa.






venerdì 25 ottobre 2013

Dall'archeologia industriale nasce: Ariana Metalgres

Superfici dall'effetto metallizzato, segni di un'archeologia industriale che riaffiora in un gres porcellanato dall'impasto colorato a tutta massa. Materie prime di qualità miscelate a smalti ricercati si fondono in uno spessore unico e compatto dove superficie e corpo diventano un tutt'uno per prestazioni meccaniche di elevatissimo livello. Un prodotto dall'effetto tattile naturale, dalla sensazione visiva unica, molto compatto e resistente agli urti ed alle fattori ambientali. Tonalità bronzo, beige, antracite o grigio.


giovedì 24 ottobre 2013

Edilgres K_Greige

Dalla cava alla pietra in porcellanato: un processo che trasforma la materia e la ripropone nella sua autentica bellezza rispettandone esattamente i colori e le finiture esistenti in natura. Con le collezioni Edilgres, l’elevata qualità tipica dei prodotti ceramici si mette a disposizione delle moderne tendenze dell’architettura e dell’interior design. Una continua ricerca estetica si accompagna a un’accurata selezione delle materie prime per creare collezioni affascinanti e versatili. Edilgres offre soluzioni in gres porcellanato e bicottura per tutti gli ambienti del vivere quotidiano, siano essi residenziali o commerciali, interni o esterni, garantendo una grande varietà di stili e di colori. Tutti i prodotti della collezione Edilgres Stonelab rispettano le caratteristiche finiture delle pietre di riferimento : naturali o levigate, bocciardate o a spacco, pensate per un utilizzo in interni ed esterni. Il particolare trattamento delle superfici mantiene le tonalità di colore prevalenti, per un perfetto coordinamento tra pavimento e rivestimento, con lievi variazioni di strutture e cromatismi che interpretano la naturale variabilità della pietra.
Un ambiente diverso ricreato attraverso un’unica pietra: così versatile e mutevole ma sempre riconoscibile nella sua origine più pura.
Sulla superficie di K_Greige rivive il fascino senza tempo e prestigioso del marmo in una soluzione dal forte impatto visivo per ambienti contemporanei. Ricchezza materica e varietà cromatica ne esaltano la potenza espressiva. E’ disponibile anche nella versione sottile 3,5 in lastre dal grande formato.



(dal sito www.archiproducts.com)

mercoledì 23 ottobre 2013

L'azienda Serenissima Cir inaugura un nuovo stabilimento


Il gruppo ceramico di Casalgrande è pronta a partire con il nuovo impianto. Lo scorso 27 giugno Serenissima Cir Industrie Ceramiche ha inaugurato il nuovo impianto di Rubiera, situato nello stabilimento della ex Impronta Ceramiche, acquistato dal Gruppo nel 2011. Alla cerimonia hanno partecipato i dipendenti e la direzione manageriale al completo, siglando il successo di quello che è un importante investimento che permette all’azienda di ampliare l’offerta di gamma e di acquisire ulteriore competitività sui mercati internazionali. Il nuovo impianto, la cui messa in funzione è prevista prima dell’inizio di Cersaie 2013, è dotato di linee tecologicamente all’avanguardia, destinate alla produzione di piastrelle in monoporosa per rivestimento e in gres porcellanato smaltato di grande formato per pavimenti.

Boxer ceramiche e app per Android

 

Da Wamboo, l'unico ed originale "Ambient Configurator", finalmente in versione App/WebApp per iPad! e Tutti i Tablet in commercio, Un progetto sviluppato per il settore Ceramico, uno strumento "realtime" per la variantatura dei materiali..

sabato 19 ottobre 2013

LMC Zeus mobile bagno e lavatoio di tendenza

Elegante e poliedrico. Zeus è un mobile bagno di indubbio valore stilistico grazie al suo impianto minimalista ed al pregevole top in cristallo che è previsto solo per la versione da 80 cm. Il lavabo Zeus è realizzato in “Acrilresin”: una miscela di resina acrilica ad alta resistenza. La caratteristica principale del lavabo è che può mutare la funzione d’uso da lavabo a lavatoio con pochi e semplici gesti. 




venerdì 18 ottobre 2013

Maioliche nel Foro di Traiano

Durante il XVI secolo un consistente rialzamento del terreno nell'area del Foro di Traiano permise la costruzione del quartiere Alessandrino, i cui edifici si impiantarono su quelli più antichi, utilizzati come cantine. L'icnografia di questo quartiere restò praticamente immutata sino alle demolizioni mussoliniane per l'apertura di via dei Fori Imperiali. Durante gli scavi condotti tra il 1995 ed il 2008 vennero alla luce delle abitazioni di epoca rinascimentale grazie ad un metodo di scavo non selettivo. Le pareti di una di queste dimore, visibile dalla strada, è rivestita da belle maioliche a base bianca con decori blu.







giovedì 17 ottobre 2013

Il parquet flottante

Quando la posa di un parquet esclude qualsiasi impiego di tecnica invasiva è perché si opta per una soluzione che consente una messa in posa semplice che permette di riutilizzare i listelli impiegati anche per altre applicazioni, qualora lo si desideri. In questo caso, si ricorre alla posa di un pavimento per mezzo della tecnica flottante, impiegata, solitamente, per i parquet prefiniti in legno naturale. Questa tecnica tende a prendere sempre più piede proprio grazie alla sua estrema facilità e praticità di messa in posa, entrambi fattori che ne favoriscono l'assemblaggio fai da te, senza l'impiego di sostanze tossiche o ancora di arnesi che pregiudicherebbero la pavimentazione sottostante. In pratica, scegliere la messa in posa flottante consente di gestire i listelli nelle modalità preferite e intervenire in qualsiasi caso di ripensamento o ristrutturazione. La tecnica flottante, detta anche galleggiante consiste in una delle posature più recente, pratica, veloce, meno invasive e anche più ecocompatibile, in quanto, il montaggio non prevede l'impiego di chiodi o di colle. I listelli, infatti, vengono semplicemente combinati, incastrati grazie ad una combinazione classicamente definita come maschio-femmina e, in seguito, appoggiati sul pavimento; quest'ultimo deve essere ricoperto da un foglio di materiale isolante in grado di uniformare il contatto del parquet galleggiante col piano di posa e impedire, al contempo, la risalita di umidità e la propagazione di rumori (i materiali impiegati solitamente sono, un foglio di nylon, una guaina bituminosa, oppure una lastra di polietilene espanso a cellule chiuse di circa 2 mm di spessore): lo strato andrà risvoltato in prossimità delle pareti, dietro al battiscopa. Va da se che il materassino da appoggiare sul pavimento sottostante o sul massello deve essere in grado di resistere a carichi sia statici che dinamici, in base alla destinazione della pavimentazione e, in qualsiasi caso, servirà per garantire una superficie liscia e omogenea sulla quale appoggiare il parquet, caratterizzato da uno spessore molto sottile. Dopo aver scelto il lato della stanza dal quale iniziare e aver steso il materassino isolante è possibile, dunque, procedere con la posa delle tavole, rivolgendo la parte dell'incastro detta femmina, dalla parte della parete, ricordandosi di lasciare almeno 10 mm dal perimetro del locale, oppure a partire dagli angoli e rettificando e smussando qualora i muri non fossero perfetti. Talvolta si ricorre al nastro isolante per mantenere una maggiore stabilità della pavimentazione, stendendo l'adesivo sul lato della larghezza e su quello della lunghezza delle tavole. Quando si finisce la messa in posa, si procede con le finiture, ad esempio con il taglio degli elementi isolanti in eccesso e si lascia riposare il parquet per 24 ore prima di calpestarlo. Inoltre, per mezzo della tecnica flottate, i listelli, solamente appoggiati al pavimento sottostante, sono in grado di espandersi o contrarsi a seconda delle variazioni di temperatura. Con la tecnica flottante, il parquet viene ancorato al pavimento sottostate e si mantiene fermo dal suo stesso peso, inoltre, non è necessario attendere lunghi tempi per la finitura, come accede, invece, per il fissaggio con la colla e ancora, la tecnica flottante consente di riutilizzare i listelli per altre pavimentazioni, se, ad esempio si cambia idea circa la collocazione del parquet, circa l'arredamento della stanza, oppure se si decide di sostituirli solo per una parte. Tuttavia, è da tenere presente un fattore determinante per la buona riuscita della messa in posa, ovvero il fatto di calcolare con minuziosità le distanze e incastrare bene i listelli al fine di evitare quei piccoli movimenti degli stessi, a causa della presenza di microfessure. Come per qualsiasi messa in posa di un parquet, anche la tecnica flottante consente di procedere con la disposizione dei listelli in molteplici geometrie. Quelle più impiegate sono le seguenti: listoni, spine di pesce, lastra, scala, intreccio, felce, testa in avanti e baston rotto.
In commercio è possibile trovare diversi tipi di pavimento adatti alla tecnica flottante. La diversità di
decori, colori e riproduzioni di materiali, permettono l'impiego di questi parquet in qualsiasi soluzione di arredamento, dal rustico cotto, al più elegante marmo, ma non sono da escludere le ceramiche e il legno: soluzioni che, in qualsiasi caso garantiscono un prezzo significativamente ridotto. Un altro fattore da considerare quando si effettua la scelta della posa del parquet, è quello relativo al fatto di preservare il pavimento sottostante. Questo, in particolar modo si verifica quando, ad esempio, non si vuole rovinare un prestigioso pavimento, posando sopra di esso il parquet, oppure quando, in una casa in affitto il proprietario si ostina ad ostacolare l'esigenza degli inquilini di posare il parquet; può anche capitare che, in previsione di un futuro trasloco, non si voglia lasciare un parquet nella casa precedente e la tecnica, flottante, come oramai è ben chiaro, consente di riutilizzare gran parte dei listelli, la perdita, mal che vada, si attesterebbe tra il 15-20% del materiale. Un caso in cui è inevitabile ricorrere alla tecnica flottante è quando si è in presenza di piccole imperfezioni del massetto o del pavimento sottostante: i dislivelli, oppure la mancanza della giusta porosità per far attaccare la colla, sono tutti fattori che, con l'impiego di un tappetino isolante vengono rimediati. Sarà necessario, dunque, procedere per prima cosa alla rimozione e alla sostituzione delle piastrelle rotte, o comunque livellare bene gli avvallamenti con lo stucco o con prodotti simili.

martedì 15 ottobre 2013

FIMA Carlo Frattini Piano e Vela

FIMA Carlo Frattini amplia il programma doccia FIMA Wellness con Piano e Vela, due nuovi soffioni a parete dall’estetica unica ed originale. Prodotti in acciaio inox che grazie alla sua leggerezza li rende estremamente funzionali e facili da installare senza bisogno di alcun supporto murale o parti di incasso e perfetti quindi non solo per nuovi progetti, ma anche per l’inserimento in ambienti doccia già esistenti. Non solo, le preziose proprietà antibatteriche, la grande lucentezza e resistenza al calcare nel tempo rappresentano altri importanti plus. I nuovi soffioni, evoluzione di Air e Cielo, dei quali ricalcano l’estetica, configurano come preziosi elementi dal forte contenuto di design in grado di trasformare l’ambiente doccia in uno spazio personale dove trascorrere momenti speciali votati al relax.
Con Piano e Vela l’acqua è sempre la protagonista, accarezza il corpo e regala esperienze di benessere totale attraverso due tipologie di getti: raining, simile a quello della pioggia in natura, più copioso ma delicato, può essere integrato da quello a cascata, più energetico e vitalizzante, che massaggia energicamente collo e spalle per prestazioni rigeneranti.
Altamente performanti, diventano i componenti ideali dei sistemi doccia più sofisticati, grazie all’essenzialità e alla purezza delle forme. Nette e squadrate per Piano più stondate e gentili per Vela, abbinano il rigore del design minimalista ad un sicuro effetto scenografico dove un semplice gesto quotidiano diventa un intenso piacere.Entrambi con dimensioni mm 583x170, sono ideali sia per ambienti domestici, sia per il settore contract e si connotano per la minuziosa cura dei particolari, 100% Made in Italy come tutta la produzione FIMA Carlo Frattini.

sabato 12 ottobre 2013

Una divertente statistica

Statistica interessante trovata all'interno del libro "1,227 Quite Interesting Facts to Blow Your Socks Off" : nel 98% delle case britanniche la moquette viene usata per rivestire pavimenti contro il 2% di quelle italiane.

martedì 24 settembre 2013

La burla del bidet

La notizia l’ha lanciata l’Ansia (e non l’Ansa) e già circola sulla rete: l’Unione Europea, stando a questa notizia burla, rimprovererebbe all’Italia l’uso del bidet:

"Ennesima multa all’Italia per non aver applicato una direttiva europea. Questa volta l’Europa se la prende con l’abitudine, a suo dire ''tutta italiana'', di utilizzare il bidet, strumento igienico ritenuto dalla maggioranza degli Stati Membri assolutamente inutile e colpevole di un eccessivo spreco di acqua e di spazio.
'L’Italia si adegui ed elimini tutti i bidet dai locali pubblici e dalle abitazioni private' – ha dichiarato perentorio il presidente della Commissione Europea, Barroso.
L’Italia dovrà pagare all’Europa oltre 50.000 euro di multa per non essersi adeguata alla direttiva.
E non mancano le reazioni politiche alla vicenda.
Per Matteo Renzi 'l’abolizione del bidet potrebbe rappresentare un primo passo verso un’Europa che non si senta unita solo dalla moneta'.
Per la Lega invece non si pone il problema: 'Per il popolo celtico non é mai stato un problema fare a meno del bidet e noi Padani ci laviamo nelle limpide acque del nostro Po' -  ha dichiarato Calderoli."

sabato 14 settembre 2013

FC Barcelona per vendere ceramiche

Non c'è limite al cattivo gusto: "Cersaie, il Salone Internazionale della Ceramica per l’Architettura e dell’Arredobagno, è il posto scelto per la presentazione mondiale della linea ufficiale di piastrelle di ceramica da rivestimento e pavimento del FC Barcelona."
Omettiamo il nome dell'azienda produttrice.


venerdì 13 settembre 2013

Importazioni americane di piastrelle dall’Italia

Stando agli ultimi dati rilasciati oggi dal Dipartimento del Commercio americano, le importazioni americane di piastrelle in ceramica dall’Italia nei primi 7 mesi del 2013 sono ammontate a $281 milioni, in aumento del 13% rispetto allo stesso periodo nel 2012. Tuttavia, sempre facendo riferimento ai primi sette mesi dell’anno, la quota detenuta dall’Italia sul valore complessivo delle importazioni negli Stati Uniti è calata dal 35,4% nel 2012 al 34,4% nel 2013. I dati confermano che l’Italia resta il primo fornitore degli USA, seguita dalla Cina con $184 milioni e Messico con $169 milioni per il periodo di riferimento. (ICE New York)

lunedì 10 giugno 2013

FIMA Carlo Frattini e impatto ambientale

Oggi il termine “ricerca” integra il concetto di consapevolezza, verso l'ambiente, l'etica, la sostenibilità. FIMA Carlo Frattini impiega nel proprio ciclo produttivo procedimenti innovativi che eliminano le particelle nocive e si avvalgono di materie prime nel rispetto delle normative più restrittive, come quelle richieste dai Ministeri della Salute di USA e Canada. FIMA Carlo Frattini utilizza materiali riciclati e riciclabili, con l’obiettivo di creare il minore impatto ambientale anche in fase di produzione. Verso il prodotto, sono state messe a punto soluzioni che possono regolare sprechi di acqua e di energia, attraverso flussi controllati per quantità e temperatura. Un ulteriore investimento importante, oltre all’attenzione verso la tecnologia produttiva: l’installazione di un primo impianto fotovoltaico da 500 kw e successive implementazioni, che consentiranno all’azienda di convertire l’energia solare in energia elettrica e, di fatto, di auto-alimentarsi nel pieno rispetto della normativa vigente.

giovedì 30 maggio 2013

Frattini Nomos



Nomos, design Castiglia associati, è un miscelatore touch screen unico sul mercato, sia per la cucina sia per il bagno, frutto di 3 anni di incessante ricerca nel campo dell'elettronica. 
Nomos è una linea di miscelatori completa composta dalle versioni lavabo e bidet e dall'esclusivo gruppo vasca e doccia, quest'ultimo dotato di due getti laterali, display elettronico, doccetta con supporto e flessibile. La gestione viene effettuata tramite uno schermo touch screen di facile lettura corredato di semplici icone grafiche in un'interfaccia intuitiva ed accattivante.
Il display, tecnologicamente avanzato, permette di regolare con precisione le varie funzioni acqua semplificando incredibilmente l'interazione tra utente e schermo, in particolar modo nel momento della doccia.
Il controllo elettronico di Nomos monitora in tempo reale i consumi idrici ed energetici e storicizza quelli passati, assicurando un comfort senza sprechi che si tramuta in risultati ecologici ed economici immediati e rilevanti. 
Harmonia, appartenenti a FIMA Aqua Code la divisione che propone prodotti che si distinguono per design e innovazione, si fanno interpreti di un nuovo linguaggio in un'alchimia di innovazione, emozione e tecnologia con il miglior rapporto qualità-prezzo. Forme geometriche essenziali nelle linee ma generose nelle dimensioni danno vita a flussi d'acqua in grado di generare emozioni: vere e proprie oasi di idroterapia, tutte italiane, per fare dell'acqua un'esperienza totalizzante.



(Dal sito http://designandstyle.blogosfere.it)

Parquet ecologici

Quando l'estetica va incontro al benessere della persona e dell'ambiente, i sostenitori del verde, amanti del parquet, non devono necessariamente rinunciare al pavimento in legno in casa. Con un po' di attenzione alla scelta dei materiali (soprattutto delle colle) e alle certificazioni (quelle europee, in Europa), si possono mantenere tutti i vantaggi del suo utilizzo, nonché i comfort che solo il legno, come materiale da costruzione, può rendere. Il legno è il materiale naturale per eccellenza, ottimo isolante capace di proteggere gli ambienti dal freddo, per questo viene spesso utilizzato per costruire i famosi chalet di montagna; difende dall'umidità e regala un'ambiente salubre e povero di polveri. Se il legno proviene da foreste gestite in modo ecosostenibile, possiamo parlare dell'unico materiale da costruzione interamente rinnovabile, riciclabile e biodegradabile.
Riguardo alle certificazioni cui l'acquirente deve fare attenzione, vengono in rilievo i marchi di garanzia ecologica Ecolabel: i legni di provenienza europea, devono recare il certificato FSC (Forest Stewardship Council) o il certificato PEFC (Programme for the Endorsement of Forest Certification), i quali attestano il ridotto impatto ambientale del prodotto finale riguardo all'intero ciclo di vita e la provenienza da foreste gestite consapevolmente; diffidate quindi delle c.d. "autocertificazioni". Dal 1° marzo 2010 inoltre, solo i parquet a marchio conformità europea possono entrare in commercio nel nostro mercato, tale garanzia assicura che siano rispettati i requisiti prescritti dalla normativa in tema di rilascio di formaldeide, emissione di pentaclorofenolo e resistenza al fuoco. Ottima alternativa ai pavimenti tradizionali è altrimenti il parquet di bambu, che non esaurisce le riserve terrestri: questa pianta non da problemi di rimboschimento in quanto è capace di rigenerarsi in soli 3 anni, anch'essa mantiene il calore ed i pavimenti così realizzati hanno prezzi competitivi sul mercato. 
La provenienza è l'elemento essenziale da ricercare per assicurarsi che il legno non arrivi fino a noi da luoghi dove viene messa in atto un vera strage delle foreste: fu il caso del Camerun, nel 2010, quando ettari di foresta pluviale vennero rasi al suolo proprio per l'esportazione di legno da parquet; anche Indonesia e Papua Nuova Guinea sono provenienze a rischio come sottolineato nel rapporto di Greenpeace "L'ultimo Parquet". Qui il saccheggio riguarda il "Merbau", un legno recentemente divenuto di moda per la produzione di parquet di lusso. Sempre Greenpeace ha aggiornato la sua green list dei produttori "sicuri"

(Dal sito: www.greenenergyjournal.it)

sabato 11 maggio 2013

Ceramica Made in Italy e Parlamento Europeo

Il Parlamento Europeo, istituzione i cui membri sono eletti direttamente dall’Europa dei Popoli, ha approvato a larga maggioranza una risoluzione comune presentata da cinque gruppi parlamentari a favore del reinserimento nell’agenda della Commissione Europea del dossier sul ‘made in’, relativo all’obbligatorietà dell’indicazione dell’origine della merce introdotta sul mercato comunitario.
Confindustria Ceramica rimarca con forza l’importanza di un provvedimento che punta ad allineare l’Europa ai principali competitori economici mondiali, quali Stati Uniti, Cina, Arabia Saudita, Brasile, Giappone solo per citarne alcuni. Una norma che, peraltro, consentirebbe al consumatore europeo di operare scelte di consumo consapevoli, grazie alla conoscenza dell’origine delle merci, un fattore sicuramente significativo ed importante nella decisione d’acquisto.
Un provvedimento particolarmente importante soprattutto per quelle produzioni fortemente caratterizzate made in Italy, come lo è la ceramica italiana, che sconta anche in Europa, tra gli altri, fenomeni di’ ‘Italian sounding’: l’acquisto di prodotti il cui naming echeggia all’Italia, ma che vengono invece realizzati da produttori di altri Paesi. I prodotti realizzati nel Mercato Comune, che devono adottare elevatissimi standard ambientali e di sicurezza sul lavoro imposti dall’Europa, si scontrano con una incredibilmente incerta legislazione dell’origine della merce della stessa Europa, che richiederebbe invece una necessaria coerenza. Auspichiamo che la reiterata, ampia e chiarissima volontà espressa dal Parlamento Europeo venga recepita dalla Commissione e dal Consiglio Europeo e possa trasformarsi, nel più breve tempo possibile, in un provvedimento legislativo a valore su scala europea. Un indispensabile norma che, avente forza di legge in Europa, potrebbe ulteriormente rafforzare il ‘Ceramics of Italy’, marchio che l’intera industria ceramica italiana riserva ai soli prodotti realizzati sul suolo nazionale.

venerdì 10 maggio 2013

Del Conca Zelo5




Le piastrelle in ceramica Del Conca compiono un altro passo importante nell’evoluzione dei prodotti proposti. “Zelo5” è la nuova piastrella ultraleggera e ultrasottile presentata in anteprima mondiale da Del Conca al Cersaie di Bologna. Il fatto di poterle posare direttamente sopra le vecchie piastrelle (in virtù dell’esiguo spessore di soli 5 mm.) rende le piastrelle in ceramica “Zelo5” la scelta ideale per il mercato delle ristrutturazioni. La Serie ZELO è disponibile in seri diversi formati con due finiture superficiali (liscia e antisdruciolo), quattro colori (avorio, sabbia dorata, grigio chiaro, antracite) e due spessori, 5 e 10 mm., da impiegare a seconda della destinazione.

venerdì 3 maggio 2013

La posa delle ceramiche

La riuscita di un pavimento è dovuta non solo alla qualità delle piastrelle, ma a tutto un insieme di elementi (sottofondo, strato legante, giunti di dilatazione, piastrelle, ecc.) che costituiscono un vero e proprio sistema. Ecco perché le operazioni di posa sono da considerarsi importanti tanto quanto la scelta delle piastrelle.
In questa fase entra in gioco la capacità di saper combinare estetica e tecnica, progetto e realizzazione, richiesta e risultato.
Arredatori e architetti, ma anche gli stessi posatori e consumatori, devono quindi elaborare un progetto che, oltre alle indicazioni estetico-visive, contenga le regole da seguire durante l'installazione; regole che variano in funzione dell'aspetto che si vuole conferire al pavimento o alla parete.
È compito del progettista stabilire, in funzione della struttura e della destinazione d’uso del piano di calpestio, il corretto modo di applicazione delle piastrelle.
Le scelte cromatiche e gli schemi di posa per la realizzazione di un pavimento o di un rivestimento devono tener conto di vari fattori tra i quali la dimensione dell'ambiente (altezza, illuminazione naturale o artificiale) oltre allo stile ed allo schema di posa che saranno realizzati. 
Il risultato finale può dunque variare in base ad alcuni effetti ottici, guidati dai colori e dagli schemi di posa , a cui è soggetto l'occhio umano.
Per esempio, spazi di dimensioni identiche sembrano diversi a seconda di come sono riempiti: il nero e i colori scuri riducono lo spazio in quanto assorbono luce; il bianco e i colori chiari diffondono luce e quindi allargano lo spazio; le righe verticali allungano lo spazio mentre quelle orizzontali lo allargano. Le quadrettature, invece allungano e allargano.
Superfici nere o scure sembrano più piccole di superfici bianche o chiare anche quando hanno dimensioni identiche.
Invece, un pavimento chiaro ed uniforme ingrandisce visivamente una stanza ed è particolarmente indicato per piccoli ambienti.
Tonalità fra loro contrastanti, invece, riducono le dimensioni dell’ambiente percepite. Una combinazione contrastante tra pavimento e rivestimenti alle pareti riesce a garantire una percezione della stanza più ampia rispetto alle dimensioni reali, soluzione particolarmente indicata per ambienti quali il bagno o i corridoi.
Abilità e professionalità permetteranno di stabilire la giusta ampiezza delle fughe e la tecnica di posa migliore.
La progettazione è una fase preliminare indispensabile alla realizzazione di una superficie correttamente rivestita. Per elaborare un buon progetto è necessario analizzare le caratteristiche della superficie da piastrellare, determinanti per la scelta di una corretta soluzione progettuale, e le tecniche di posa a disposizione:
  • lo stato delle superfici, il cui esame permette di stabilire eventuali trattamenti di pulizia e di scegliere l'adesivo adatto;
  • il comportamento dilatometrico, che può indurre delle tensioni dovute alla dilatazione di alcuni strati;
  • il modulo di elasticità e il dimensionamento, che determinano il comportamento della struttura nelle reali condizioni di carico;
  • la composizione e l'articolazione strutturale, che indica la posizione e la dimensione dei giunti di costruzione (che consentono spostamenti tra parti contigue della struttura);
  • geometria della superficie da rivestire, che può influenzare la scelta delle piastrelle, della loro disposizione e della tecnica di posa
A questa prima fase di valutazione segue un esame incrociato delle proprietà delle piastrelle, dell'ambiente di destinazione e delle caratteristiche del supporto da piastrellare; in base a questo il progettista sarà in grado di stabilire la tecnica di posa da utilizzare, eventuali trattamenti aggiuntivi da eseguire sul supporto e inoltre ampiezza, percorso e orientamento delle fughe.
La realizzazione delle fughe richiede un'attenzione particolare. Da esse dipende il valore estetico tecnico ed economico di una superficie piastrellata, perciò nulla può essere affidato al caso ma è necessario che si stabilisca anche il tipo di materiale di riempimento da utilizzare: pochi millimetri di differenza possono produrre effetti estetici molto diversi e, se riempite con materiale non adatto, potrebbero rovinare l'intero lavoro.
Per i pavimenti posati in combinazione di più formati rettificati è necessaria una fuga di 2 mm e di 4 mm nel caso, invece, di posa in combinazione di materiali rustici non rettificati. Per i rivestimenti posati utilizzando un prodotto rettificato è necessaria una fuga di 2 mm. La posa senza fuga (accostata) è più economica e veloce, ma conferisce ai pavimenti maggiore rigidità e scarsa capacità di assestamento. Negli ultimi anni le migliori aziende hanno prodotto stucchi speciali adatti a colorare e proteggere le fughe.
Qualità e durabilità della superficie piastrellata sono legate alla tecnica di posa impiegata nella sua realizzazione. Le operazioni da eseguire variano in funzione della tecnica utilizzata.
Per il fissaggio al supporto (pavimento, parete, etc...) vengono adottati due metodi:
lo strato di allettamento che attacca le piastrelle al pavimento può essere la
malta cementizia (posa a malta) o collanti appositi (posa a colla).
Nella posa a malta cementizia vengono utilizzate delle miscele di cemento (e/o calce), sabbia e acqua. La malta, applicata in "strato spesso" (3-5 cm), forma uno strato di allettamento dotato di una buona resistenza meccanica, di un'elevata rigidità, di un'adeguata adesività e resistenza al gelo e di una moderata resistenza all'attacco chimico.
La posa a colla, più raffinata e precisa, è anche più costosa, infatti, oltre al costo dei collanti, è necessario preparare sul pavimento uno strato di cemento perfettamente orizzontale detto caldana.

(Dal sito http://www.qualipiastrelle.it/)

How it's made - Ceramic tiles


venerdì 19 aprile 2013

Serenissima MyArt


MyArt è una collezione di piastrelle realizzato in gres fine porcellanato per uso sia residenziale che commerciale. Disponibile in sei colori e formati. La collezione si completa di molteplici pezzi speciali e due diverse proposte di mosaici con tessere da 30x30 mm e 50x50 mm. Si tratta di pura libertà compositiva per progettisti, architetti e interior designer.


mercoledì 17 aprile 2013

Piastrelle antibatteriche e antinquinamento



Oxigena, la piastrella che respira presentata già nel 2004 dal Gruppo Gambarelli, è stata uno degli elementi più importanti di Reatech, il progetto Campus Urbano – Le case eco-intelligenti, selezionato dall’Agenzia per la Diffusione delle Tecnologie per l’Innovazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, per Italia degli Innovatori 2011.
Messo a punto dall’Università degli Studi di Palermo ed in particolare dalla Facoltà di Ingegneria, attualmente collaborano allo stesso anche le Facoltà di Architettura, Economia, Lettere e Filosofia. Il piano “Campus Urbano” nasce dall’idea di mettere in comunicazione la ricerca universitaria con il territorio e con la collettività, offrendo alla stessa soluzioni immediatamente spendibili, che consentano il miglioramento della qualità della vita nei più svariati ambiti.
Da qui l’uso delle piastrelle Oxygena, ceramiche al biossido di titanio prodotte dal Gruppo Gambarelli, in grado di abbattere l’inquinamento e con funzione antibatterica. Questa realizzazione – spiega Giuseppe Pozzi, presidente della Gambarelli – rappresenta una delle tantissime referenze di Oxygena che è stata inserita in numerossime eccellenze, l’ultima delle quali l’ospedale Fatebenefratelli di Brescia in corso di ultimazione. Le case eco intelligenti sono pertanto ambienti domestici, opportunamente progettati e tecnologicamente attrezzati, dove apparecchiature e materiali “intelligenti” come Oxygena sono in grado di svolgere funzioni autonome di miglioramento della qualita’ della vita. Il progetto è stato presentato alla Fiera di Milano dove è stato realizzato un esempio di casa, della dimensione di 80 mq. che unitamente alle 10 unita costruite a Palermo, costituisce un modello da estendere su vasta scala, al fine di offrire uno strumento per la riqualificazione degli immobili.




(dal sito www.quartoelemento.tv)

martedì 16 aprile 2013

Serie Crystal della CE.SI


La serie Crystal della CE.SI è realizzata in gres porcellanato con finitura lucida su supporti in gres 15x15. I colori pastello abbinati alla superficie ondulata rendono gli ambienti estremamente vivi. Le finiture in mosaico previste per questa collezione dinamizzano ulteriormente la gamma di abbinamenti già pensati per la Crystal.

Listoni in gres effetto legno Soleras di ABK


Una proposta nuova e fuori dagli schemi, nata dall’ispirazione di un materiale di recupero originale ed esteticamente pregevole, ma in realtà impossibile da utilizzare per pavimentare ambienti domestici. Soleras di ABK è una collezione di listoni che racchiude tutta la magia delle doghe di legno delle botti utilizzate per le criaderas e soleras per l’invecchiamento di vini e liquori spagnoli di particolare pregio come lo sherry e il brandy. Il legno naturale, curvato, non potrebbe mai essere impiegato per pavimentare o rivestire,ma la ricerca estetica ABK ha saputo ricomporre in gres porcellanato sia le venature dell’essenza naturale sia i segni caratteristici e affascinanti lasciati dai liquidi durante la lunga permanenza all’interno delle botti. Con Soleras, proposta in sei colori - Bianco, Grigio, Antracite, Naturale, Beige e Avana – su una struttura con le caratteristiche tipiche delle piallature manuali, nei due formati a listone 13,5x80 rettificato e 20x80 rettificato e nell’originale formato quadrato 60x60 rettificato, ABK prende le distanze dalla pura possibilità imitativa della ceramica per dimostrare concretamente come tecnica e ricerca estetica possano dar vita a proposte originali, impossibili da realizzare con i materiali naturali d’ispirazione. 




lunedì 15 aprile 2013

Qualche informazione sul gres porcellanato effetto legno


La bellezza del pavimento in legno, grazie alle tecniche di riproduzione digitale sul gres porcellanato, incontra la robustezza e nascono superfici che riproducino doghe e listoni nei formati e nelle venature. Si tratta di piastrelle che possono essere posate con gli schemi tipici del parquet, ma sia all’interno che all’esterno, con risultati sempre più realistici. Il legno ovviamente è un materiale che non ha eguali, ma non per questo non ci si deve poter avvicinare con una sua riproduzione su un materiale resistente come il gres porcellanato  che riesce a eliminari tutti i difetti di un pavimento in legno. Ormai tutte le aziende produttrici di rivestimenti hanno in gamma una serie che riproduce doghe e listoni a basso costo e senza limitazioni nell’uso: il gres porcellanato infatti non è soggeto a usura, non si graffia, non assorbe i liquidi, è ingelivo e inalterabile, anche se esposto al sole. Oltre a queste qualità di resistenza, non risuona al calpestio, non scricchiola, non richiede manutenzione e non deve essere levigato o cerato a distanza di tempo. Il gres effetto legno ha poi sempre più un effetto realistico che si adatta a pavimentare ambienti rustici e signorili. Risolve situazioni in cui il legno non si potrebbe adoperare per una questione di praticità, come in cucina (rischio macchie per il legno vero) e in bagno (rischio umidità). Il gres porcellanato non si rovina nemmeno nelle zone ad alto traffico, specialmente se ci sono bambini o animali domestici. Alcune volte poi il riscaldamento a pavimento può essere un ostacolo per la posa del parquet. Per rendervi conto di quanto presente in commercio non dovete far altro che una passeggiata presso uno showroom di rivendita ceramica, dove sicuramente avrete modo di vedere diverse tipologie di gres effetto legno. Noi ne siamo pieni!  Ne esistono moltissime colorazioni, dimensioni e superfici. Pensate sempre all’arredamento che andrete ad inserire e alla luce dell’ambiente. Preferite le doghe lisce per un ambiente più elegante, mentre se volte avere un effetto rustico, potrebbero essere adatte le doghe che riproducono l’ondulazione della tavola. Per quanto riguarda i prezzi di questo tipo di pavimento, le fasce sono le più svariate, anche se rimane un prodotto medio alto. partendo almeno da 20 euro/mq per un pavimento in prima scelta. Le dimensioni e le colorazioni incidono sul prezzo finale proprio come per il parquet vero. Se avete bisogno di maggiori informazioni potete inviare delle domande via Facebook o, se ne
avete modo, veniteci a visitare presso la nostra sede a Roma in via Acerenza 4


(dal sito www.architetturafacile.com)