La riuscita di un pavimento è dovuta non solo alla qualità delle
piastrelle, ma a tutto un insieme di elementi (sottofondo, strato
legante, giunti di dilatazione, piastrelle, ecc.) che costituiscono
un vero e proprio sistema. Ecco perché le operazioni di posa sono da
considerarsi importanti tanto quanto la scelta delle piastrelle.
In questa fase entra in gioco la capacità di saper combinare
estetica e tecnica, progetto e realizzazione, richiesta e risultato.
Arredatori
e architetti, ma anche gli stessi posatori e consumatori, devono
quindi elaborare un progetto che, oltre alle indicazioni
estetico-visive, contenga le regole da seguire durante
l'installazione; regole che variano in funzione dell'aspetto che si
vuole conferire al pavimento o alla parete.
È compito del progettista stabilire, in funzione della struttura e
della destinazione d’uso del piano di calpestio, il corretto modo
di applicazione delle piastrelle.
Le scelte cromatiche e gli schemi di posa per la realizzazione di un
pavimento o di un rivestimento devono tener conto di vari fattori tra
i quali la dimensione dell'ambiente (altezza, illuminazione naturale
o artificiale) oltre allo stile ed allo schema di posa che saranno
realizzati.
Il risultato finale può dunque variare in base ad alcuni effetti
ottici, guidati dai colori e dagli schemi di posa , a cui è soggetto
l'occhio umano.
Per esempio, spazi di dimensioni identiche sembrano diversi a seconda
di come sono riempiti: il nero e i colori scuri riducono lo spazio in
quanto assorbono luce; il bianco e i colori chiari diffondono luce e
quindi allargano lo spazio; le righe verticali allungano lo spazio
mentre quelle orizzontali lo allargano. Le quadrettature, invece
allungano e allargano.
Superfici nere o scure sembrano più piccole di superfici bianche o
chiare anche quando hanno dimensioni identiche.
Invece, un pavimento chiaro ed uniforme ingrandisce visivamente una stanza ed è particolarmente indicato per piccoli ambienti.
Tonalità fra loro contrastanti, invece, riducono le dimensioni dell’ambiente percepite. Una combinazione contrastante tra pavimento e rivestimenti alle pareti riesce a garantire una percezione della stanza più ampia rispetto alle dimensioni reali, soluzione particolarmente indicata per ambienti quali il bagno o i corridoi.
Invece, un pavimento chiaro ed uniforme ingrandisce visivamente una stanza ed è particolarmente indicato per piccoli ambienti.
Tonalità fra loro contrastanti, invece, riducono le dimensioni dell’ambiente percepite. Una combinazione contrastante tra pavimento e rivestimenti alle pareti riesce a garantire una percezione della stanza più ampia rispetto alle dimensioni reali, soluzione particolarmente indicata per ambienti quali il bagno o i corridoi.
Abilità e professionalità permetteranno di stabilire la giusta
ampiezza delle fughe e la tecnica di posa migliore.
La
progettazione è una fase preliminare indispensabile alla
realizzazione di una superficie correttamente rivestita. Per
elaborare un buon progetto è necessario analizzare
le caratteristiche della superficie da piastrellare,
determinanti per la scelta di una corretta soluzione progettuale, e
le tecniche di posa a disposizione:
- lo stato delle superfici, il cui esame permette di stabilire eventuali trattamenti di pulizia e di scegliere l'adesivo adatto;
- il comportamento dilatometrico, che può indurre delle tensioni dovute alla dilatazione di alcuni strati;
- il modulo di elasticità e il dimensionamento, che determinano il comportamento della struttura nelle reali condizioni di carico;
- la composizione e l'articolazione strutturale, che indica la posizione e la dimensione dei giunti di costruzione (che consentono spostamenti tra parti contigue della struttura);
- geometria della superficie da rivestire, che può influenzare la scelta delle piastrelle, della loro disposizione e della tecnica di posa
A
questa prima fase di valutazione segue un esame
incrociato
delle proprietà
delle piastrelle,
dell'ambiente
di destinazione
e delle caratteristiche
del supporto da piastrellare;
in base a questo il progettista sarà in grado di stabilire la
tecnica di posa da utilizzare, eventuali trattamenti aggiuntivi da
eseguire sul supporto e inoltre ampiezza, percorso e orientamento
delle fughe.
La
realizzazione
delle fughe
richiede un'attenzione particolare. Da esse dipende il valore
estetico tecnico ed economico di una superficie piastrellata, perciò
nulla può essere affidato al caso ma è necessario che si stabilisca
anche il tipo di materiale di riempimento da utilizzare: pochi
millimetri di differenza possono produrre effetti estetici molto
diversi e, se riempite con materiale non adatto, potrebbero rovinare
l'intero lavoro.
Per i pavimenti posati in combinazione di più formati rettificati è
necessaria una fuga di 2 mm e di 4 mm nel caso, invece, di posa in
combinazione di materiali rustici non rettificati. Per i rivestimenti
posati utilizzando un prodotto rettificato è necessaria una fuga di
2 mm. La posa senza fuga (accostata) è più economica e veloce, ma
conferisce ai pavimenti maggiore rigidità e scarsa capacità di
assestamento. Negli ultimi anni le migliori aziende hanno prodotto
stucchi speciali adatti a colorare e proteggere le fughe.
Qualità e durabilità della superficie piastrellata sono legate alla tecnica di posa impiegata nella sua realizzazione. Le operazioni da eseguire variano in funzione della tecnica utilizzata.
Qualità e durabilità della superficie piastrellata sono legate alla tecnica di posa impiegata nella sua realizzazione. Le operazioni da eseguire variano in funzione della tecnica utilizzata.
Per
il fissaggio al supporto (pavimento, parete, etc...) vengono adottati
due metodi:
lo strato di allettamento che attacca le piastrelle al pavimento può essere la malta cementizia (posa a malta) o collanti appositi (posa a colla).
lo strato di allettamento che attacca le piastrelle al pavimento può essere la malta cementizia (posa a malta) o collanti appositi (posa a colla).
Nella
posa
a malta
cementizia vengono utilizzate delle miscele di cemento (e/o calce),
sabbia e acqua. La malta, applicata in "strato spesso" (3-5
cm), forma uno strato di allettamento dotato di una buona resistenza
meccanica, di un'elevata rigidità, di un'adeguata adesività e
resistenza al gelo e di una moderata resistenza all'attacco chimico.
La
posa
a colla,
più raffinata e precisa, è anche più costosa, infatti, oltre al
costo dei collanti, è necessario preparare sul pavimento uno strato
di cemento perfettamente orizzontale detto caldana.
(Dal sito http://www.qualipiastrelle.it/)
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