lunedì 28 ottobre 2013

Caratteristiche tecniche del gres porcellanato

Le caratteristiche tecniche del gres porcellanato sono rilevanti ai fini dell'ottenimento dell'abitabilità/agibilità è il grado di scivolamento della superficie ceramica che è valutato con un coefficiente compreso tra R9 e R13. Questi coefficienti, indicati con il valore R (che è rapportato all'angolo di inclinazione in cui la persona perde attrito) classificano i prodotti secondo le esigenze specifiche delle destinazioni d'uso, indicate con un ordine crescente di pericolosità. I valori sono compresi tra R9 per i prodotti che hanno superato il primo livello di test fino a R13 valore indicato per particolari pavimentazioni industriali.
Sono altresì importanti le caratteristiche antigelive (fondamentale per pavimentazione da esterno), resistenza agli urti, ai graffi, alle macchie e agli attacchi chimici.
Il grado diassorbimento d'acqua è tra i più bassi tra i materiali da rivestimento per pavimento e pareti pari a 0.5%.
Inoltre sono da registrarsi anche alti valori relativamente alla resistenzaa flessione e alla resistenza ad abrasione.
Il grande valore estetico e funzionale del gres porcellanato, così come ripreso sopra, discende anche dalla grande capacità di questo prodotto di riprodurre gli effetti visivi e strutturati di qualsiasi materiale, ecco quindi che si possono trovare in commercio una serie molto vasta di prodotti in gres effetto pietra, marmo, legno, cotto e cemento.
Un materiale sicuramente molto versatile dai molteplici effetti.
La scelta del gres porcellanato deve tener presente anche della finitura superficiale e del taglio; in commercio si trovano molti prodotti ma le finiture più frequenti sono:
  • naturale (strutturata o bocciardata) - è una finitura molto versatile che si presta a molteplici usi; il prodotto non subisce altre lavorazioni in superficie dopo la cottura, garantendo una maggiore durezza e resistenza alla permeabilità
  • lappata - viene ottenuta trattando la superficie del prodotto ceramico con specifiche spazzole abrasive che ne diminuiscono parzialmente la ruvidità, aumentandone la caratteristica di brillantezza
  • levigata lucida / levigata satinata - e' una finitura che presenta una omogeneità superficiale di trattamento; la prima caratterizzata da una elevata brillantezza, la seconda opaca ma con un grado di luminosità da non trascurare; questa finitura risulta essere piu' delicata rispetto alla finitura naturale perché il processo di levigatura apre una serie di pori del materiale che lo rendono sicuramente più sensibile alle macchie.
Il gres porcellanato può fondamentalmente avere tre tipologie di bordi:
  • naturale (NAT) - bordo derivato solo dalla formatura della pressa
  • rettificato monocalibro (RETT) - bordo perfettamente rettilineo che viene ottenuta da un rigoroso processo di squadratura che riporta i pezzi ad un'unica misura dei bordi e che può portare anche ad un sistema di posa senza fuga o con un minimo di 1 mm.
  • anticato (con bordo irregolare rustico) che richiede una fuga di almeno 4 mm.
Il tono e il calibro sono infine due fattori importanti rispetto alla consistenza del materiale; il calibro è lo spessore del materiale, mentre il tono diventa importante perché essendo il gres un prodotto industriale, diventa quasi impossibile trovare una omogeneità cromatica costante nella produzione, per cui i materiali vengono divisi in lotti per omogeneità di colore prima del confezionamento, identificati appunto dal tono. 

Come sfruttare gli angoli

Abitazioni piccole, dove ogni centimetro fa la differenza, stanze trapezoidali e nicchie irregolari. Questioni spigolose che in realtà possono essere risolte scegliendo i mobili giusti. Come i piani cottura che utilizzano il raccordo tra le pareti, gli armadi con elementi angolari per creare minicabine e le lampade sagomate che sfruttano le colonne.
Quella vetrina ricevuta in regalo che non ci è mai piaciuta. La collezione di macchinine. L’aspirapolvere dietro la tenda. Spesso gli angoli in casa fanno questa fine: diventano nascondigli dove stipare ciò che sembra non trovare posto altrove. Eppure sono spazi con grandi potenzialità; vanno solo sfruttati. Anche quando la questione sembra più spigolosa del previsto: ovvero quando si vive in una casa con pochi angoli retti e stanze di forma irregolare. Una soluzione viene dai mobili: anche se poco diffusi, e quando su misura più costosi, ci sono tanti prodotti per casi particolari.
Ecco qualche esempio. In cucina. Qui il modo migliore per sfruttare ogni centimetro è scegliere lavelli e piani cottura angolari che utilizzano il raccordo tra le pareti; per le basi, meglio optare per un profondo cestone estraibile dove riporre le pentole e gli accessori più ingombranti. In camera da letto. Nella zona notte, il problema spesso sono le armadiature, che sembrano non bastare mai. Un’idea è scegliere un guardaroba a tutta parete con un elemento angolare: sfruttando lo spazio dell’angolo è possibile infatti creare una minicabina dove mettere un comò, una barra appendiabiti e vari ripiani (senza dimenticare una corretta illuminazione interna). Se un lato dell’armadio è accanto alla porta, meglio avere un terminale sagomato: oltre ad essere pratico – di solito viene attrezzato con ripiani e ha una doppia profondità – evita il brutto impatto visivo con il fianco del mobile appena entrati nella stanza. Nel living. Dal divano angolare alla libreria su misura passando per la console da poggiare alla parete e aprire al momento opportuno: la zona giorno è quella con maggiori soluzioni per utilizzare gli angoli.


(dal sito http://design.repubblica.it)

sabato 26 ottobre 2013

CIR Cotto Vogue

Il cotto è un grande classico che CIR ha rivisitato con un gres porcellanato smaltato in chiave contemporanea, attraverso colore e decorazioni, rendendolo glamour con otto colori di moda e tre formati. Cotto Vogue nasce dall’idea del cotto tradizionale che si rinnova per il bagno, la cucina e per gli ambienti di tendenza, perché i suoi colori e i suoi decori dona agli spazi uno stile unico e inconfondibile. La collezione include mosaici, decori, lavelli, pezzi speciali in tono che permettono diverse soluzioni di posa.






venerdì 25 ottobre 2013

Dall'archeologia industriale nasce: Ariana Metalgres

Superfici dall'effetto metallizzato, segni di un'archeologia industriale che riaffiora in un gres porcellanato dall'impasto colorato a tutta massa. Materie prime di qualità miscelate a smalti ricercati si fondono in uno spessore unico e compatto dove superficie e corpo diventano un tutt'uno per prestazioni meccaniche di elevatissimo livello. Un prodotto dall'effetto tattile naturale, dalla sensazione visiva unica, molto compatto e resistente agli urti ed alle fattori ambientali. Tonalità bronzo, beige, antracite o grigio.


giovedì 24 ottobre 2013

Edilgres K_Greige

Dalla cava alla pietra in porcellanato: un processo che trasforma la materia e la ripropone nella sua autentica bellezza rispettandone esattamente i colori e le finiture esistenti in natura. Con le collezioni Edilgres, l’elevata qualità tipica dei prodotti ceramici si mette a disposizione delle moderne tendenze dell’architettura e dell’interior design. Una continua ricerca estetica si accompagna a un’accurata selezione delle materie prime per creare collezioni affascinanti e versatili. Edilgres offre soluzioni in gres porcellanato e bicottura per tutti gli ambienti del vivere quotidiano, siano essi residenziali o commerciali, interni o esterni, garantendo una grande varietà di stili e di colori. Tutti i prodotti della collezione Edilgres Stonelab rispettano le caratteristiche finiture delle pietre di riferimento : naturali o levigate, bocciardate o a spacco, pensate per un utilizzo in interni ed esterni. Il particolare trattamento delle superfici mantiene le tonalità di colore prevalenti, per un perfetto coordinamento tra pavimento e rivestimento, con lievi variazioni di strutture e cromatismi che interpretano la naturale variabilità della pietra.
Un ambiente diverso ricreato attraverso un’unica pietra: così versatile e mutevole ma sempre riconoscibile nella sua origine più pura.
Sulla superficie di K_Greige rivive il fascino senza tempo e prestigioso del marmo in una soluzione dal forte impatto visivo per ambienti contemporanei. Ricchezza materica e varietà cromatica ne esaltano la potenza espressiva. E’ disponibile anche nella versione sottile 3,5 in lastre dal grande formato.



(dal sito www.archiproducts.com)

mercoledì 23 ottobre 2013

L'azienda Serenissima Cir inaugura un nuovo stabilimento


Il gruppo ceramico di Casalgrande è pronta a partire con il nuovo impianto. Lo scorso 27 giugno Serenissima Cir Industrie Ceramiche ha inaugurato il nuovo impianto di Rubiera, situato nello stabilimento della ex Impronta Ceramiche, acquistato dal Gruppo nel 2011. Alla cerimonia hanno partecipato i dipendenti e la direzione manageriale al completo, siglando il successo di quello che è un importante investimento che permette all’azienda di ampliare l’offerta di gamma e di acquisire ulteriore competitività sui mercati internazionali. Il nuovo impianto, la cui messa in funzione è prevista prima dell’inizio di Cersaie 2013, è dotato di linee tecologicamente all’avanguardia, destinate alla produzione di piastrelle in monoporosa per rivestimento e in gres porcellanato smaltato di grande formato per pavimenti.

Boxer ceramiche e app per Android

 

Da Wamboo, l'unico ed originale "Ambient Configurator", finalmente in versione App/WebApp per iPad! e Tutti i Tablet in commercio, Un progetto sviluppato per il settore Ceramico, uno strumento "realtime" per la variantatura dei materiali..

sabato 19 ottobre 2013

LMC Zeus mobile bagno e lavatoio di tendenza

Elegante e poliedrico. Zeus è un mobile bagno di indubbio valore stilistico grazie al suo impianto minimalista ed al pregevole top in cristallo che è previsto solo per la versione da 80 cm. Il lavabo Zeus è realizzato in “Acrilresin”: una miscela di resina acrilica ad alta resistenza. La caratteristica principale del lavabo è che può mutare la funzione d’uso da lavabo a lavatoio con pochi e semplici gesti. 




venerdì 18 ottobre 2013

Maioliche nel Foro di Traiano

Durante il XVI secolo un consistente rialzamento del terreno nell'area del Foro di Traiano permise la costruzione del quartiere Alessandrino, i cui edifici si impiantarono su quelli più antichi, utilizzati come cantine. L'icnografia di questo quartiere restò praticamente immutata sino alle demolizioni mussoliniane per l'apertura di via dei Fori Imperiali. Durante gli scavi condotti tra il 1995 ed il 2008 vennero alla luce delle abitazioni di epoca rinascimentale grazie ad un metodo di scavo non selettivo. Le pareti di una di queste dimore, visibile dalla strada, è rivestita da belle maioliche a base bianca con decori blu.







giovedì 17 ottobre 2013

Il parquet flottante

Quando la posa di un parquet esclude qualsiasi impiego di tecnica invasiva è perché si opta per una soluzione che consente una messa in posa semplice che permette di riutilizzare i listelli impiegati anche per altre applicazioni, qualora lo si desideri. In questo caso, si ricorre alla posa di un pavimento per mezzo della tecnica flottante, impiegata, solitamente, per i parquet prefiniti in legno naturale. Questa tecnica tende a prendere sempre più piede proprio grazie alla sua estrema facilità e praticità di messa in posa, entrambi fattori che ne favoriscono l'assemblaggio fai da te, senza l'impiego di sostanze tossiche o ancora di arnesi che pregiudicherebbero la pavimentazione sottostante. In pratica, scegliere la messa in posa flottante consente di gestire i listelli nelle modalità preferite e intervenire in qualsiasi caso di ripensamento o ristrutturazione. La tecnica flottante, detta anche galleggiante consiste in una delle posature più recente, pratica, veloce, meno invasive e anche più ecocompatibile, in quanto, il montaggio non prevede l'impiego di chiodi o di colle. I listelli, infatti, vengono semplicemente combinati, incastrati grazie ad una combinazione classicamente definita come maschio-femmina e, in seguito, appoggiati sul pavimento; quest'ultimo deve essere ricoperto da un foglio di materiale isolante in grado di uniformare il contatto del parquet galleggiante col piano di posa e impedire, al contempo, la risalita di umidità e la propagazione di rumori (i materiali impiegati solitamente sono, un foglio di nylon, una guaina bituminosa, oppure una lastra di polietilene espanso a cellule chiuse di circa 2 mm di spessore): lo strato andrà risvoltato in prossimità delle pareti, dietro al battiscopa. Va da se che il materassino da appoggiare sul pavimento sottostante o sul massello deve essere in grado di resistere a carichi sia statici che dinamici, in base alla destinazione della pavimentazione e, in qualsiasi caso, servirà per garantire una superficie liscia e omogenea sulla quale appoggiare il parquet, caratterizzato da uno spessore molto sottile. Dopo aver scelto il lato della stanza dal quale iniziare e aver steso il materassino isolante è possibile, dunque, procedere con la posa delle tavole, rivolgendo la parte dell'incastro detta femmina, dalla parte della parete, ricordandosi di lasciare almeno 10 mm dal perimetro del locale, oppure a partire dagli angoli e rettificando e smussando qualora i muri non fossero perfetti. Talvolta si ricorre al nastro isolante per mantenere una maggiore stabilità della pavimentazione, stendendo l'adesivo sul lato della larghezza e su quello della lunghezza delle tavole. Quando si finisce la messa in posa, si procede con le finiture, ad esempio con il taglio degli elementi isolanti in eccesso e si lascia riposare il parquet per 24 ore prima di calpestarlo. Inoltre, per mezzo della tecnica flottate, i listelli, solamente appoggiati al pavimento sottostante, sono in grado di espandersi o contrarsi a seconda delle variazioni di temperatura. Con la tecnica flottante, il parquet viene ancorato al pavimento sottostate e si mantiene fermo dal suo stesso peso, inoltre, non è necessario attendere lunghi tempi per la finitura, come accede, invece, per il fissaggio con la colla e ancora, la tecnica flottante consente di riutilizzare i listelli per altre pavimentazioni, se, ad esempio si cambia idea circa la collocazione del parquet, circa l'arredamento della stanza, oppure se si decide di sostituirli solo per una parte. Tuttavia, è da tenere presente un fattore determinante per la buona riuscita della messa in posa, ovvero il fatto di calcolare con minuziosità le distanze e incastrare bene i listelli al fine di evitare quei piccoli movimenti degli stessi, a causa della presenza di microfessure. Come per qualsiasi messa in posa di un parquet, anche la tecnica flottante consente di procedere con la disposizione dei listelli in molteplici geometrie. Quelle più impiegate sono le seguenti: listoni, spine di pesce, lastra, scala, intreccio, felce, testa in avanti e baston rotto.
In commercio è possibile trovare diversi tipi di pavimento adatti alla tecnica flottante. La diversità di
decori, colori e riproduzioni di materiali, permettono l'impiego di questi parquet in qualsiasi soluzione di arredamento, dal rustico cotto, al più elegante marmo, ma non sono da escludere le ceramiche e il legno: soluzioni che, in qualsiasi caso garantiscono un prezzo significativamente ridotto. Un altro fattore da considerare quando si effettua la scelta della posa del parquet, è quello relativo al fatto di preservare il pavimento sottostante. Questo, in particolar modo si verifica quando, ad esempio, non si vuole rovinare un prestigioso pavimento, posando sopra di esso il parquet, oppure quando, in una casa in affitto il proprietario si ostina ad ostacolare l'esigenza degli inquilini di posare il parquet; può anche capitare che, in previsione di un futuro trasloco, non si voglia lasciare un parquet nella casa precedente e la tecnica, flottante, come oramai è ben chiaro, consente di riutilizzare gran parte dei listelli, la perdita, mal che vada, si attesterebbe tra il 15-20% del materiale. Un caso in cui è inevitabile ricorrere alla tecnica flottante è quando si è in presenza di piccole imperfezioni del massetto o del pavimento sottostante: i dislivelli, oppure la mancanza della giusta porosità per far attaccare la colla, sono tutti fattori che, con l'impiego di un tappetino isolante vengono rimediati. Sarà necessario, dunque, procedere per prima cosa alla rimozione e alla sostituzione delle piastrelle rotte, o comunque livellare bene gli avvallamenti con lo stucco o con prodotti simili.

martedì 15 ottobre 2013

FIMA Carlo Frattini Piano e Vela

FIMA Carlo Frattini amplia il programma doccia FIMA Wellness con Piano e Vela, due nuovi soffioni a parete dall’estetica unica ed originale. Prodotti in acciaio inox che grazie alla sua leggerezza li rende estremamente funzionali e facili da installare senza bisogno di alcun supporto murale o parti di incasso e perfetti quindi non solo per nuovi progetti, ma anche per l’inserimento in ambienti doccia già esistenti. Non solo, le preziose proprietà antibatteriche, la grande lucentezza e resistenza al calcare nel tempo rappresentano altri importanti plus. I nuovi soffioni, evoluzione di Air e Cielo, dei quali ricalcano l’estetica, configurano come preziosi elementi dal forte contenuto di design in grado di trasformare l’ambiente doccia in uno spazio personale dove trascorrere momenti speciali votati al relax.
Con Piano e Vela l’acqua è sempre la protagonista, accarezza il corpo e regala esperienze di benessere totale attraverso due tipologie di getti: raining, simile a quello della pioggia in natura, più copioso ma delicato, può essere integrato da quello a cascata, più energetico e vitalizzante, che massaggia energicamente collo e spalle per prestazioni rigeneranti.
Altamente performanti, diventano i componenti ideali dei sistemi doccia più sofisticati, grazie all’essenzialità e alla purezza delle forme. Nette e squadrate per Piano più stondate e gentili per Vela, abbinano il rigore del design minimalista ad un sicuro effetto scenografico dove un semplice gesto quotidiano diventa un intenso piacere.Entrambi con dimensioni mm 583x170, sono ideali sia per ambienti domestici, sia per il settore contract e si connotano per la minuziosa cura dei particolari, 100% Made in Italy come tutta la produzione FIMA Carlo Frattini.

sabato 12 ottobre 2013

Una divertente statistica

Statistica interessante trovata all'interno del libro "1,227 Quite Interesting Facts to Blow Your Socks Off" : nel 98% delle case britanniche la moquette viene usata per rivestire pavimenti contro il 2% di quelle italiane.