La nuova serie da bagno di MGM è
caratterizzata dal minimalismo e da colori accoglienti e
rassicuranti. Un solo mosaico e due tonalità di fondo coordinate per
donare all'ambiente semplicità ed eleganza. Un listello floreale
impreziosito da finiture platino od oro a seconda del colore scelto
ed un listello mosaico caratterizzato da moderni tasselli cangianti
ad effetto "random".
La fondazione della nostra azienda ebbe luogo a Roma nel 1950 come fabbrica di mattonelle in graniglia grazie a Dante, Ezio ed Ottavio Persia. La produzione si fermò nel 1972 per dar inizio alla rivendita di ceramiche, rivestimenti e sanitari con la Persia&C. Negli anni ’90 nacquero due sue appendici, la Metriquadri e la Persiarreda. Oggi la sintesi di queste tre realtà è la Ceramiche Persia che beneficia dell’esperienza pluridecennale dei suoi soci e di una nuova sede a Roma
lunedì 4 novembre 2013
La sala da bagno
Chiamato
un tempo semplicemente "Bagno",
ha avuto negli anni e nelle generazioni, sostanziali mutamenti.
Se pensiamo alle
case degli anni 50 o 60, magari di campagna, che avevano un piccolo
locale da bagno addirittura separato della parte residenziale, è
evidente che di passi avanti ne abbiamo fatti veramente tanti. Negli
anni ha assunto sempre più ruolo un centrale, di bagni se ne trovano
addirittura più di uno nelle case odierne, suddivisi con il generico
appellativo di "II Servizio" destinato ad essere solo
funzionale e "Padronale" con maggiore confort e sicuramente
più elegante.
Spazio
creativo,
momento di riflessione, rifugio privato e personale, sala di lettura.
Il bagno, nella sua storia, si è sempre raccontato attraverso usi
speciali, variegati, vagamente bizzarri, legati alle passioni di chi
lo ha vissuto e di chi nel tempo lo ha reso letteratura.
Tutto questo non
ha evitato, però, che con il passare degli anni, lo spazio di
progettazione e quello fisico del bagno si siano invece sempre più
ridotti, compressi, sacrificati a favore della funzionalità della
casa e dei moderni ritmi di vita.
Come
se l'idea
di benessere,
lo spazio onirico, che questa stanza ha sempre rappresentato fosse
stato quasi dimenticato, come se avessimo smarrito per strada la
parte migliore di noi stessi. Oggi è finalmente tornato ad essere il
regno dell'acqua e il suo progetto passa attraverso un'attenta
analisi delle esigenze personali e dello spazio a disposizione,
facendolo diventare la nuova frontiera del benessere,
la funzionalità,
il buon
gusto.
Da semplice area
di servizio dotata dei soli elementi indispensabili per le necessità
igieniche primarie e da limitato contenitore di poche suppellettili,
l'ambiente bagno ha compiuto una evoluzione tale da portarlo a
occupare anche nelle condizioni abitative modeste, un ruolo
importante e articolato.
La realtà
evidenzia sempre più marcatamente un nuovo modo di intendere il
bagno da parte della gente, per la quale è diventato lo spazio
riservato alla cura del corpo. Costretto a frenetici ritmi di vita,
attanagliato da condizioni ambientali spesso nocive e squilibranti,
l'uomo dedica sempre più tempo e sempre maggior attenzione alla sua
immagine, con lo scopo di avere una dimensione fisica più sana e
atletica, conformemente ai canoni estetici imposti dalla moda e dal
"pressing" pubblicitario.
(dal sito http://www.ceramicheedintorni.it)
lunedì 28 ottobre 2013
Caratteristiche tecniche del gres porcellanato
Le
caratteristiche tecniche del gres porcellanato sono rilevanti ai fini
dell'ottenimento dell'abitabilità/agibilità è il grado di
scivolamento della superficie ceramica che è valutato con un
coefficiente compreso tra R9 e R13. Questi coefficienti, indicati con
il valore R (che è rapportato all'angolo di inclinazione in cui la
persona perde attrito) classificano i prodotti secondo le esigenze
specifiche delle destinazioni d'uso, indicate con un ordine crescente
di pericolosità. I valori sono compresi tra R9 per i prodotti che
hanno superato il primo livello di test fino a R13 valore indicato
per particolari pavimentazioni industriali.
Sono
altresì importanti le caratteristiche antigelive
(fondamentale per pavimentazione da esterno), resistenza agli urti,
ai graffi, alle macchie e agli attacchi chimici.
Il
grado diassorbimento d'acqua è tra i più bassi tra i materiali da
rivestimento per pavimento e pareti pari a 0.5%.
Inoltre
sono da registrarsi anche alti valori relativamente alla resistenzaa flessione e alla resistenza ad abrasione.
Il
grande valore estetico e funzionale del gres porcellanato, così come
ripreso sopra, discende anche dalla grande capacità di questo
prodotto di riprodurre gli effetti visivi e strutturati di qualsiasi
materiale, ecco quindi che si possono trovare in commercio una serie
molto vasta di prodotti in gres effetto pietra, marmo, legno, cotto e
cemento.
Un
materiale sicuramente molto versatile dai molteplici effetti.
La
scelta del gres porcellanato deve tener presente anche della finitura
superficiale e del taglio; in commercio si trovano molti prodotti ma
le finiture più frequenti sono:
- naturale (strutturata o bocciardata) - è una finitura molto versatile che si presta a molteplici usi; il prodotto non subisce altre lavorazioni in superficie dopo la cottura, garantendo una maggiore durezza e resistenza alla permeabilità
- lappata - viene ottenuta trattando la superficie del prodotto ceramico con specifiche spazzole abrasive che ne diminuiscono parzialmente la ruvidità, aumentandone la caratteristica di brillantezza
- levigata lucida / levigata satinata - e' una finitura che presenta una omogeneità superficiale di trattamento; la prima caratterizzata da una elevata brillantezza, la seconda opaca ma con un grado di luminosità da non trascurare; questa finitura risulta essere piu' delicata rispetto alla finitura naturale perché il processo di levigatura apre una serie di pori del materiale che lo rendono sicuramente più sensibile alle macchie.
Il
gres porcellanato può fondamentalmente avere tre tipologie di bordi:
- naturale (NAT) - bordo derivato solo dalla formatura della pressa
- rettificato monocalibro (RETT) - bordo perfettamente rettilineo che viene ottenuta da un rigoroso processo di squadratura che riporta i pezzi ad un'unica misura dei bordi e che può portare anche ad un sistema di posa senza fuga o con un minimo di 1 mm.
- anticato (con bordo irregolare rustico) che richiede una fuga di almeno 4 mm.
Il
tono e il calibro sono infine due fattori importanti
rispetto alla consistenza del materiale; il calibro è lo spessore
del materiale, mentre il tono diventa importante perché essendo il
gres un prodotto industriale, diventa quasi impossibile trovare una
omogeneità cromatica costante nella produzione, per cui i materiali
vengono divisi in lotti per omogeneità di colore prima del
confezionamento, identificati appunto dal tono.
Come sfruttare gli angoli
Abitazioni piccole, dove ogni centimetro fa la differenza, stanze
trapezoidali e nicchie irregolari. Questioni spigolose che in realtà
possono essere risolte scegliendo i mobili giusti. Come i piani cottura
che utilizzano il raccordo tra le pareti, gli armadi con elementi
angolari per creare minicabine e le lampade sagomate che sfruttano le
colonne.
Quella vetrina ricevuta in regalo che non ci è mai piaciuta. La collezione di macchinine. L’aspirapolvere dietro la tenda. Spesso gli angoli in casa fanno questa fine: diventano nascondigli dove stipare ciò che sembra non trovare posto altrove. Eppure sono spazi con grandi potenzialità; vanno solo sfruttati. Anche quando la questione sembra più spigolosa del previsto: ovvero quando si vive in una casa con pochi angoli retti e stanze di forma irregolare. Una soluzione viene dai mobili: anche se poco diffusi, e quando su misura più costosi, ci sono tanti prodotti per casi particolari.
Ecco qualche esempio. In cucina. Qui il modo migliore per sfruttare ogni centimetro è scegliere lavelli e piani cottura angolari che utilizzano il raccordo tra le pareti; per le basi, meglio optare per un profondo cestone estraibile dove riporre le pentole e gli accessori più ingombranti. In camera da letto. Nella zona notte, il problema spesso sono le armadiature, che sembrano non bastare mai. Un’idea è scegliere un guardaroba a tutta parete con un elemento angolare: sfruttando lo spazio dell’angolo è possibile infatti creare una minicabina dove mettere un comò, una barra appendiabiti e vari ripiani (senza dimenticare una corretta illuminazione interna). Se un lato dell’armadio è accanto alla porta, meglio avere un terminale sagomato: oltre ad essere pratico – di solito viene attrezzato con ripiani e ha una doppia profondità – evita il brutto impatto visivo con il fianco del mobile appena entrati nella stanza. Nel living. Dal divano angolare alla libreria su misura passando per la console da poggiare alla parete e aprire al momento opportuno: la zona giorno è quella con maggiori soluzioni per utilizzare gli angoli.
(dal sito http://design.repubblica.it)
Quella vetrina ricevuta in regalo che non ci è mai piaciuta. La collezione di macchinine. L’aspirapolvere dietro la tenda. Spesso gli angoli in casa fanno questa fine: diventano nascondigli dove stipare ciò che sembra non trovare posto altrove. Eppure sono spazi con grandi potenzialità; vanno solo sfruttati. Anche quando la questione sembra più spigolosa del previsto: ovvero quando si vive in una casa con pochi angoli retti e stanze di forma irregolare. Una soluzione viene dai mobili: anche se poco diffusi, e quando su misura più costosi, ci sono tanti prodotti per casi particolari.
Ecco qualche esempio. In cucina. Qui il modo migliore per sfruttare ogni centimetro è scegliere lavelli e piani cottura angolari che utilizzano il raccordo tra le pareti; per le basi, meglio optare per un profondo cestone estraibile dove riporre le pentole e gli accessori più ingombranti. In camera da letto. Nella zona notte, il problema spesso sono le armadiature, che sembrano non bastare mai. Un’idea è scegliere un guardaroba a tutta parete con un elemento angolare: sfruttando lo spazio dell’angolo è possibile infatti creare una minicabina dove mettere un comò, una barra appendiabiti e vari ripiani (senza dimenticare una corretta illuminazione interna). Se un lato dell’armadio è accanto alla porta, meglio avere un terminale sagomato: oltre ad essere pratico – di solito viene attrezzato con ripiani e ha una doppia profondità – evita il brutto impatto visivo con il fianco del mobile appena entrati nella stanza. Nel living. Dal divano angolare alla libreria su misura passando per la console da poggiare alla parete e aprire al momento opportuno: la zona giorno è quella con maggiori soluzioni per utilizzare gli angoli.
(dal sito http://design.repubblica.it)
sabato 26 ottobre 2013
CIR Cotto Vogue
Il
cotto è un grande classico che CIR ha rivisitato con un gres porcellanato smaltato in chiave
contemporanea, attraverso colore e decorazioni, rendendolo glamour
con otto colori di moda e tre formati. Cotto Vogue nasce dall’idea
del cotto tradizionale che si rinnova per il bagno, la cucina e per
gli ambienti di tendenza, perché i suoi colori e i suoi decori dona
agli spazi uno stile unico e inconfondibile. La collezione include mosaici, decori, lavelli, pezzi
speciali in tono che permettono diverse soluzioni di posa.
venerdì 25 ottobre 2013
Dall'archeologia industriale nasce: Ariana Metalgres
Superfici dall'effetto
metallizzato, segni di un'archeologia industriale che riaffiora in un
gres porcellanato dall'impasto colorato a tutta massa. Materie prime di qualità miscelate a smalti
ricercati si fondono in uno spessore unico e compatto dove superficie
e corpo diventano un tutt'uno per prestazioni meccaniche di
elevatissimo livello. Un prodotto dall'effetto tattile naturale,
dalla sensazione visiva unica, molto compatto e resistente agli urti
ed alle fattori ambientali. Tonalità bronzo, beige,
antracite o grigio.
giovedì 24 ottobre 2013
Edilgres K_Greige
Dalla cava alla pietra in porcellanato: un processo che trasforma la
materia e la ripropone nella sua autentica bellezza rispettandone
esattamente i colori e le finiture esistenti in natura. Con le collezioni Edilgres, l’elevata qualità tipica
dei prodotti ceramici si mette a disposizione delle moderne tendenze
dell’architettura e dell’interior design. Una continua ricerca estetica
si accompagna a un’accurata selezione delle materie prime per creare
collezioni affascinanti e versatili. Edilgres offre soluzioni in gres
porcellanato e bicottura per tutti gli ambienti del vivere quotidiano,
siano essi residenziali o commerciali, interni o esterni, garantendo una
grande varietà di stili e di colori. Tutti i prodotti della collezione Edilgres Stonelab rispettano
le caratteristiche finiture delle pietre di riferimento : naturali o
levigate, bocciardate o a spacco, pensate per un utilizzo in interni ed
esterni. Il particolare trattamento delle superfici mantiene le tonalità
di colore prevalenti, per un perfetto coordinamento tra pavimento e
rivestimento, con lievi variazioni di strutture e cromatismi
che interpretano la naturale variabilità della pietra.
Un ambiente diverso ricreato attraverso un’unica pietra: così versatile e mutevole ma sempre riconoscibile nella sua origine più pura.
Sulla superficie di K_Greige rivive il fascino senza tempo e prestigioso del marmo in una soluzione dal forte impatto visivo per ambienti contemporanei. Ricchezza materica e varietà cromatica ne esaltano la potenza espressiva. E’ disponibile anche nella versione sottile 3,5 in lastre dal grande formato.
Un ambiente diverso ricreato attraverso un’unica pietra: così versatile e mutevole ma sempre riconoscibile nella sua origine più pura.
Sulla superficie di K_Greige rivive il fascino senza tempo e prestigioso del marmo in una soluzione dal forte impatto visivo per ambienti contemporanei. Ricchezza materica e varietà cromatica ne esaltano la potenza espressiva. E’ disponibile anche nella versione sottile 3,5 in lastre dal grande formato.
(dal sito www.archiproducts.com)
mercoledì 23 ottobre 2013
L'azienda Serenissima Cir inaugura un nuovo stabilimento
Il gruppo ceramico di Casalgrande è pronta a partire con il nuovo impianto. Lo scorso 27 giugno Serenissima Cir Industrie Ceramiche ha inaugurato il nuovo impianto di Rubiera, situato nello stabilimento della ex Impronta Ceramiche, acquistato dal Gruppo nel 2011. Alla cerimonia hanno partecipato i dipendenti e la direzione manageriale al completo, siglando il successo di quello che è un importante investimento che permette all’azienda di ampliare l’offerta di gamma e di acquisire ulteriore competitività sui mercati internazionali. Il nuovo impianto, la cui messa in funzione è prevista prima dell’inizio di Cersaie 2013, è dotato di linee tecologicamente all’avanguardia, destinate alla produzione di piastrelle in monoporosa per rivestimento e in gres porcellanato smaltato di grande formato per pavimenti.
Boxer ceramiche e app per Android
lunedì 21 ottobre 2013
sabato 19 ottobre 2013
LMC Zeus mobile bagno e lavatoio di tendenza
Elegante e poliedrico. Zeus è un
mobile bagno di indubbio valore stilistico grazie al suo impianto
minimalista ed al pregevole top in cristallo che è previsto solo per
la versione da 80 cm. Il lavabo Zeus è realizzato in “Acrilresin”:
una miscela di resina acrilica ad alta resistenza. La caratteristica
principale del lavabo è che può mutare la funzione d’uso da
lavabo a lavatoio con pochi e semplici gesti.
venerdì 18 ottobre 2013
Maioliche nel Foro di Traiano
Durante il XVI secolo un consistente
rialzamento del terreno nell'area del Foro di Traiano permise la
costruzione del quartiere Alessandrino, i cui edifici si impiantarono
su quelli più antichi, utilizzati come cantine. L'icnografia di
questo quartiere restò praticamente immutata sino alle demolizioni
mussoliniane per l'apertura di via dei Fori Imperiali. Durante gli
scavi condotti tra il 1995 ed il 2008 vennero alla luce delle
abitazioni di epoca rinascimentale grazie ad un metodo di scavo non
selettivo. Le pareti di una di queste dimore, visibile dalla strada,
è rivestita da belle maioliche a base bianca con decori blu.
giovedì 17 ottobre 2013
Il parquet flottante
Quando la posa di un parquet
esclude qualsiasi impiego di tecnica invasiva è perché si opta per una soluzione che consente una messa
in posa semplice che permette di riutilizzare i listelli
impiegati anche per altre applicazioni, qualora lo si desideri. In
questo caso, si ricorre alla posa di un pavimento per mezzo della
tecnica flottante,
impiegata, solitamente, per i parquet
prefiniti in legno
naturale. Questa tecnica tende a prendere sempre più piede proprio
grazie alla sua estrema facilità e praticità di messa in posa,
entrambi fattori che ne favoriscono l'assemblaggio fai da te, senza
l'impiego di sostanze tossiche o ancora di arnesi che
pregiudicherebbero la pavimentazione sottostante. In pratica,
scegliere la messa in posa flottante consente di gestire i listelli
nelle modalità preferite e intervenire in qualsiasi caso di
ripensamento o ristrutturazione. La tecnica
flottante, detta anche galleggiante
consiste in una delle posature più recente,
pratica, veloce, meno invasive
e anche più ecocompatibile,
in quanto, il montaggio non prevede l'impiego di chiodi o di colle. I
listelli, infatti,
vengono semplicemente combinati, incastrati
grazie ad una combinazione
classicamente definita come maschio-femmina
e, in seguito, appoggiati sul pavimento; quest'ultimo deve essere
ricoperto da un foglio
di materiale isolante
in grado di uniformare il contatto del parquet galleggiante col piano
di posa e impedire,
al contempo, la
risalita di umidità e la propagazione di rumori
(i materiali impiegati solitamente sono, un foglio di nylon, una
guaina bituminosa, oppure una lastra di polietilene espanso a cellule
chiuse di circa 2 mm di spessore): lo strato andrà risvoltato in
prossimità delle pareti, dietro al battiscopa. Va da se che il
materassino da appoggiare sul pavimento sottostante o sul massello
deve essere in grado di resistere a carichi sia statici che dinamici,
in base alla destinazione della pavimentazione e, in qualsiasi caso,
servirà per garantire una superficie liscia e omogenea sulla quale
appoggiare il parquet, caratterizzato da uno spessore molto sottile.
Dopo aver scelto il lato della stanza dal quale iniziare e aver steso
il materassino isolante è possibile, dunque, procedere con la posa
delle tavole,
rivolgendo la parte dell'incastro detta femmina, dalla parte della
parete, ricordandosi di lasciare almeno 10 mm dal perimetro del
locale, oppure a partire dagli angoli e rettificando e smussando
qualora i muri non fossero perfetti. Talvolta si ricorre al nastro
isolante per mantenere una maggiore stabilità della pavimentazione,
stendendo l'adesivo sul lato della larghezza e su quello della
lunghezza delle tavole. Quando si finisce la messa in posa, si
procede con le finiture,
ad esempio con il taglio degli elementi isolanti in eccesso e si
lascia riposare il parquet per 24 ore prima di calpestarlo. Inoltre,
per mezzo della tecnica flottate, i listelli, solamente appoggiati al
pavimento sottostante, sono in grado di espandersi o contrarsi a
seconda delle variazioni di temperatura. Con la tecnica flottante, il
parquet viene ancorato al pavimento sottostate e si mantiene fermo
dal suo stesso peso, inoltre, non è necessario attendere lunghi
tempi per la finitura, come accede, invece, per il fissaggio con la
colla e ancora, la tecnica flottante consente di riutilizzare i
listelli per altre pavimentazioni, se, ad esempio si cambia idea
circa la collocazione del parquet, circa l'arredamento della stanza,
oppure se si decide di sostituirli solo per una parte. Tuttavia, è
da tenere presente un fattore determinante per la buona riuscita
della messa in posa, ovvero il fatto di calcolare
con minuziosità le distanze e incastrare bene i listelli al fine di
evitare quei piccoli movimenti degli stessi,
a causa della presenza di microfessure. Come per qualsiasi messa in
posa di un parquet, anche la tecnica flottante consente di procedere
con la disposizione dei listelli in molteplici geometrie.
Quelle più impiegate sono le seguenti: listoni,
spine di pesce, lastra, scala, intreccio, felce, testa in avanti e
baston rotto.
In commercio è possibile trovare diversi tipi di pavimento adatti alla tecnica flottante. La diversità di decori, colori e riproduzioni di materiali, permettono l'impiego di questi parquet in qualsiasi soluzione di arredamento, dal rustico cotto, al più elegante marmo, ma non sono da escludere le ceramiche e il legno: soluzioni che, in qualsiasi caso garantiscono un prezzo significativamente ridotto. Un altro fattore da considerare quando si effettua la scelta della posa del parquet, è quello relativo al fatto di preservare il pavimento sottostante. Questo, in particolar modo si verifica quando, ad esempio, non si vuole rovinare un prestigioso pavimento, posando sopra di esso il parquet, oppure quando, in una casa in affitto il proprietario si ostina ad ostacolare l'esigenza degli inquilini di posare il parquet; può anche capitare che, in previsione di un futuro trasloco, non si voglia lasciare un parquet nella casa precedente e la tecnica, flottante, come oramai è ben chiaro, consente di riutilizzare gran parte dei listelli, la perdita, mal che vada, si attesterebbe tra il 15-20% del materiale. Un caso in cui è inevitabile ricorrere alla tecnica flottante è quando si è in presenza di piccole imperfezioni del massetto o del pavimento sottostante: i dislivelli, oppure la mancanza della giusta porosità per far attaccare la colla, sono tutti fattori che, con l'impiego di un tappetino isolante vengono rimediati. Sarà necessario, dunque, procedere per prima cosa alla rimozione e alla sostituzione delle piastrelle rotte, o comunque livellare bene gli avvallamenti con lo stucco o con prodotti simili.
In commercio è possibile trovare diversi tipi di pavimento adatti alla tecnica flottante. La diversità di decori, colori e riproduzioni di materiali, permettono l'impiego di questi parquet in qualsiasi soluzione di arredamento, dal rustico cotto, al più elegante marmo, ma non sono da escludere le ceramiche e il legno: soluzioni che, in qualsiasi caso garantiscono un prezzo significativamente ridotto. Un altro fattore da considerare quando si effettua la scelta della posa del parquet, è quello relativo al fatto di preservare il pavimento sottostante. Questo, in particolar modo si verifica quando, ad esempio, non si vuole rovinare un prestigioso pavimento, posando sopra di esso il parquet, oppure quando, in una casa in affitto il proprietario si ostina ad ostacolare l'esigenza degli inquilini di posare il parquet; può anche capitare che, in previsione di un futuro trasloco, non si voglia lasciare un parquet nella casa precedente e la tecnica, flottante, come oramai è ben chiaro, consente di riutilizzare gran parte dei listelli, la perdita, mal che vada, si attesterebbe tra il 15-20% del materiale. Un caso in cui è inevitabile ricorrere alla tecnica flottante è quando si è in presenza di piccole imperfezioni del massetto o del pavimento sottostante: i dislivelli, oppure la mancanza della giusta porosità per far attaccare la colla, sono tutti fattori che, con l'impiego di un tappetino isolante vengono rimediati. Sarà necessario, dunque, procedere per prima cosa alla rimozione e alla sostituzione delle piastrelle rotte, o comunque livellare bene gli avvallamenti con lo stucco o con prodotti simili.
martedì 15 ottobre 2013
FIMA Carlo Frattini Piano e Vela
FIMA Carlo Frattini amplia il programma doccia FIMA
Wellness con Piano e Vela, due nuovi soffioni a parete dall’estetica
unica ed originale. Prodotti in acciaio inox che grazie alla sua
leggerezza li rende estremamente funzionali e facili da installare
senza bisogno di alcun supporto murale o parti di incasso e perfetti
quindi non solo per nuovi progetti, ma anche per l’inserimento in
ambienti doccia già esistenti. Non solo, le preziose proprietà
antibatteriche, la grande lucentezza e resistenza al calcare nel
tempo rappresentano altri importanti plus. I nuovi soffioni,
evoluzione di Air e Cielo, dei quali ricalcano l’estetica,
configurano come preziosi elementi dal forte contenuto di design in
grado di trasformare l’ambiente doccia in uno spazio personale dove
trascorrere momenti speciali votati al relax.
Con Piano e Vela l’acqua è sempre la protagonista, accarezza il corpo e regala esperienze di benessere totale attraverso due tipologie di getti: raining, simile a quello della pioggia in natura, più copioso ma delicato, può essere integrato da quello a cascata, più energetico e vitalizzante, che massaggia energicamente collo e spalle per prestazioni rigeneranti.
Altamente performanti, diventano i componenti ideali dei sistemi doccia più sofisticati, grazie all’essenzialità e alla purezza delle forme. Nette e squadrate per Piano più stondate e gentili per Vela, abbinano il rigore del design minimalista ad un sicuro effetto scenografico dove un semplice gesto quotidiano diventa un intenso piacere.Entrambi con dimensioni mm 583x170, sono ideali sia per ambienti domestici, sia per il settore contract e si connotano per la minuziosa cura dei particolari, 100% Made in Italy come tutta la produzione FIMA Carlo Frattini.
Con Piano e Vela l’acqua è sempre la protagonista, accarezza il corpo e regala esperienze di benessere totale attraverso due tipologie di getti: raining, simile a quello della pioggia in natura, più copioso ma delicato, può essere integrato da quello a cascata, più energetico e vitalizzante, che massaggia energicamente collo e spalle per prestazioni rigeneranti.
Altamente performanti, diventano i componenti ideali dei sistemi doccia più sofisticati, grazie all’essenzialità e alla purezza delle forme. Nette e squadrate per Piano più stondate e gentili per Vela, abbinano il rigore del design minimalista ad un sicuro effetto scenografico dove un semplice gesto quotidiano diventa un intenso piacere.Entrambi con dimensioni mm 583x170, sono ideali sia per ambienti domestici, sia per il settore contract e si connotano per la minuziosa cura dei particolari, 100% Made in Italy come tutta la produzione FIMA Carlo Frattini.
sabato 12 ottobre 2013
Una divertente statistica
martedì 24 settembre 2013
La burla del bidet
La notizia l’ha lanciata l’Ansia (e non
l’Ansa) e già circola sulla rete: l’Unione Europea, stando a questa
notizia burla, rimprovererebbe all’Italia l’uso del bidet:
"Ennesima multa all’Italia per non aver applicato una direttiva
europea. Questa volta l’Europa se la prende con l’abitudine, a suo dire
''tutta italiana'', di utilizzare il bidet, strumento igienico
ritenuto dalla maggioranza degli Stati Membri assolutamente inutile e
colpevole di un eccessivo spreco di acqua e di spazio.
'L’Italia si adegui ed elimini tutti i bidet dai locali pubblici e
dalle abitazioni private' – ha dichiarato perentorio il presidente della
Commissione Europea, Barroso.
L’Italia dovrà pagare all’Europa oltre 50.000 euro di multa per non essersi adeguata alla direttiva.
E non mancano le reazioni politiche alla vicenda.
Per Matteo Renzi 'l’abolizione del bidet potrebbe rappresentare un
primo passo verso un’Europa che non si senta unita solo dalla moneta'.
Per la Lega invece non si pone il problema: 'Per il popolo celtico
non é mai stato un problema fare a meno del bidet e noi Padani ci
laviamo nelle limpide acque del nostro Po' - ha dichiarato Calderoli."
sabato 14 settembre 2013
FC Barcelona per vendere ceramiche
Non c'è limite al cattivo gusto: "Cersaie, il Salone Internazionale della Ceramica per l’Architettura e
dell’Arredobagno, è il posto scelto per la presentazione mondiale della
linea ufficiale di piastrelle di ceramica da rivestimento e pavimento
del FC Barcelona."
Omettiamo il nome dell'azienda produttrice.
Omettiamo il nome dell'azienda produttrice.
venerdì 13 settembre 2013
Importazioni americane di piastrelle dall’Italia
Stando agli ultimi dati rilasciati oggi dal Dipartimento del Commercio
americano, le importazioni americane di piastrelle in ceramica
dall’Italia nei primi 7 mesi del 2013 sono ammontate a $281 milioni, in
aumento del 13% rispetto allo stesso periodo nel 2012. Tuttavia, sempre
facendo riferimento ai primi sette mesi dell’anno, la quota detenuta
dall’Italia sul valore complessivo delle importazioni negli Stati Uniti è
calata dal 35,4% nel 2012 al 34,4% nel 2013. I dati confermano che
l’Italia resta il primo fornitore degli USA, seguita dalla Cina con $184
milioni e Messico con $169 milioni per il periodo di riferimento. (ICE New York)
lunedì 10 giugno 2013
FIMA Carlo Frattini e impatto ambientale
Oggi
il termine “ricerca” integra il concetto di consapevolezza, verso
l'ambiente, l'etica, la sostenibilità. FIMA Carlo Frattini impiega
nel proprio ciclo produttivo procedimenti innovativi che eliminano le
particelle nocive e si avvalgono di materie prime nel rispetto delle
normative più restrittive, come quelle richieste dai Ministeri della
Salute di USA e Canada. FIMA Carlo Frattini utilizza materiali
riciclati e riciclabili, con l’obiettivo di creare il minore
impatto ambientale anche in fase di produzione. Verso il prodotto,
sono state messe a punto soluzioni che possono regolare sprechi di
acqua e di energia, attraverso flussi controllati per quantità e
temperatura. Un ulteriore investimento importante, oltre
all’attenzione verso la tecnologia produttiva: l’installazione di
un primo impianto fotovoltaico da 500 kw e successive
implementazioni, che consentiranno all’azienda di convertire
l’energia solare in energia elettrica e, di fatto, di
auto-alimentarsi nel pieno rispetto della normativa vigente.
venerdì 31 maggio 2013
giovedì 30 maggio 2013
Frattini Nomos
Nomos, design Castiglia associati, è un miscelatore touch screen unico sul mercato, sia per la cucina sia per il bagno, frutto di 3 anni di incessante ricerca nel campo dell'elettronica.
Nomos è una linea di miscelatori completa composta dalle versioni lavabo e bidet e dall'esclusivo gruppo vasca e doccia, quest'ultimo dotato di due getti laterali, display elettronico, doccetta con supporto e flessibile. La gestione viene effettuata tramite uno schermo touch screen di facile lettura corredato di semplici icone grafiche in un'interfaccia intuitiva ed accattivante.
Il display, tecnologicamente avanzato, permette di regolare con precisione le varie funzioni acqua semplificando incredibilmente l'interazione tra utente e schermo, in particolar modo nel momento della doccia.
Il controllo elettronico di Nomos monitora in tempo reale i consumi idrici ed energetici e storicizza quelli passati, assicurando un comfort senza sprechi che si tramuta in risultati ecologici ed economici immediati e rilevanti.
Harmonia, appartenenti a FIMA Aqua Code la divisione che propone prodotti che si distinguono per design e innovazione, si fanno interpreti di un nuovo linguaggio in un'alchimia di innovazione, emozione e tecnologia con il miglior rapporto qualità-prezzo. Forme geometriche essenziali nelle linee ma generose nelle dimensioni danno vita a flussi d'acqua in grado di generare emozioni: vere e proprie oasi di idroterapia, tutte italiane, per fare dell'acqua un'esperienza totalizzante.
(Dal sito http://designandstyle.blogosfere.it)
Parquet ecologici
Quando l'estetica va incontro al benessere della persona e dell'ambiente, i sostenitori del verde, amanti del parquet,
non devono necessariamente rinunciare al pavimento in legno in casa.
Con un po' di attenzione alla scelta dei materiali (soprattutto delle colle) e alle certificazioni
(quelle europee, in Europa), si possono mantenere tutti i vantaggi del
suo utilizzo, nonché i comfort che solo il legno, come materiale da
costruzione, può rendere. Il legno è il materiale naturale per eccellenza, ottimo isolante capace di proteggere gli ambienti dal freddo, per questo viene spesso utilizzato per costruire i famosi chalet di montagna; difende dall'umidità e regala un'ambiente salubre e povero di polveri. Se il legno proviene da foreste
gestite in modo ecosostenibile, possiamo parlare dell'unico materiale
da costruzione interamente rinnovabile, riciclabile e biodegradabile.
Riguardo
alle certificazioni cui l'acquirente deve fare attenzione, vengono in
rilievo i marchi di garanzia ecologica Ecolabel: i legni di provenienza
europea, devono recare il certificato FSC (Forest Stewardship Council) o il certificato PEFC (Programme for the Endorsement of Forest Certification),
i quali attestano il ridotto impatto ambientale del prodotto finale
riguardo all'intero ciclo di vita e la provenienza da foreste gestite
consapevolmente; diffidate quindi delle c.d. "autocertificazioni". Dal
1° marzo 2010 inoltre, solo i parquet a marchio conformità europea
possono entrare in commercio nel nostro mercato, tale garanzia assicura
che siano rispettati i requisiti prescritti dalla normativa in tema di
rilascio di formaldeide, emissione di pentaclorofenolo e resistenza al fuoco. Ottima alternativa ai pavimenti tradizionali è altrimenti il parquet di bambu, che non esaurisce le riserve terrestri: questa pianta non da problemi di rimboschimento in quanto è capace di rigenerarsi in soli 3 anni, anch'essa mantiene il calore ed i pavimenti così realizzati hanno prezzi competitivi sul mercato.
La provenienza è
l'elemento essenziale da ricercare per assicurarsi che il legno non
arrivi fino a noi da luoghi dove viene messa in atto un vera strage delle foreste: fu il caso del Camerun, nel 2010, quando ettari di foresta pluviale vennero rasi al suolo proprio per l'esportazione di legno da parquet; anche Indonesia e Papua Nuova Guinea sono provenienze a rischio come sottolineato nel rapporto di Greenpeace "L'ultimo Parquet". Qui il saccheggio riguarda il "Merbau",
un legno recentemente divenuto di moda per la produzione di parquet di
lusso. Sempre Greenpeace ha aggiornato la sua green list dei produttori
"sicuri"(Dal sito: www.greenenergyjournal.it)
sabato 11 maggio 2013
Ceramica Made in Italy e Parlamento Europeo
Il Parlamento Europeo, istituzione i cui membri sono eletti
direttamente dall’Europa dei Popoli, ha approvato a larga maggioranza
una risoluzione comune presentata da cinque gruppi parlamentari a favore
del reinserimento nell’agenda della Commissione Europea del dossier sul
‘made in’, relativo all’obbligatorietà dell’indicazione dell’origine
della merce introdotta sul mercato comunitario.
Confindustria Ceramica rimarca con forza l’importanza di un provvedimento che punta ad allineare l’Europa ai principali competitori economici mondiali, quali Stati Uniti, Cina, Arabia Saudita, Brasile, Giappone solo per citarne alcuni. Una norma che, peraltro, consentirebbe al consumatore europeo di operare scelte di consumo consapevoli, grazie alla conoscenza dell’origine delle merci, un fattore sicuramente significativo ed importante nella decisione d’acquisto.
Un provvedimento particolarmente importante soprattutto per quelle produzioni fortemente caratterizzate made in Italy, come lo è la ceramica italiana, che sconta anche in Europa, tra gli altri, fenomeni di’ ‘Italian sounding’: l’acquisto di prodotti il cui naming echeggia all’Italia, ma che vengono invece realizzati da produttori di altri Paesi. I prodotti realizzati nel Mercato Comune, che devono adottare elevatissimi standard ambientali e di sicurezza sul lavoro imposti dall’Europa, si scontrano con una incredibilmente incerta legislazione dell’origine della merce della stessa Europa, che richiederebbe invece una necessaria coerenza. Auspichiamo che la reiterata, ampia e chiarissima volontà espressa dal Parlamento Europeo venga recepita dalla Commissione e dal Consiglio Europeo e possa trasformarsi, nel più breve tempo possibile, in un provvedimento legislativo a valore su scala europea. Un indispensabile norma che, avente forza di legge in Europa, potrebbe ulteriormente rafforzare il ‘Ceramics of Italy’, marchio che l’intera industria ceramica italiana riserva ai soli prodotti realizzati sul suolo nazionale.
Confindustria Ceramica rimarca con forza l’importanza di un provvedimento che punta ad allineare l’Europa ai principali competitori economici mondiali, quali Stati Uniti, Cina, Arabia Saudita, Brasile, Giappone solo per citarne alcuni. Una norma che, peraltro, consentirebbe al consumatore europeo di operare scelte di consumo consapevoli, grazie alla conoscenza dell’origine delle merci, un fattore sicuramente significativo ed importante nella decisione d’acquisto.
Un provvedimento particolarmente importante soprattutto per quelle produzioni fortemente caratterizzate made in Italy, come lo è la ceramica italiana, che sconta anche in Europa, tra gli altri, fenomeni di’ ‘Italian sounding’: l’acquisto di prodotti il cui naming echeggia all’Italia, ma che vengono invece realizzati da produttori di altri Paesi. I prodotti realizzati nel Mercato Comune, che devono adottare elevatissimi standard ambientali e di sicurezza sul lavoro imposti dall’Europa, si scontrano con una incredibilmente incerta legislazione dell’origine della merce della stessa Europa, che richiederebbe invece una necessaria coerenza. Auspichiamo che la reiterata, ampia e chiarissima volontà espressa dal Parlamento Europeo venga recepita dalla Commissione e dal Consiglio Europeo e possa trasformarsi, nel più breve tempo possibile, in un provvedimento legislativo a valore su scala europea. Un indispensabile norma che, avente forza di legge in Europa, potrebbe ulteriormente rafforzare il ‘Ceramics of Italy’, marchio che l’intera industria ceramica italiana riserva ai soli prodotti realizzati sul suolo nazionale.
venerdì 10 maggio 2013
Del Conca Zelo5
Le piastrelle in ceramica Del Conca compiono un altro passo importante nell’evoluzione dei prodotti proposti. “Zelo5” è la nuova piastrella ultraleggera e ultrasottile presentata in anteprima mondiale da Del Conca al Cersaie di Bologna. Il fatto di poterle posare direttamente sopra le vecchie piastrelle (in virtù dell’esiguo spessore di soli 5 mm.) rende le piastrelle in ceramica “Zelo5” la scelta ideale per il mercato delle ristrutturazioni. La Serie ZELO è disponibile in seri diversi formati con due finiture superficiali (liscia e antisdruciolo), quattro colori (avorio, sabbia dorata, grigio chiaro, antracite) e due spessori, 5 e 10 mm., da impiegare a seconda della destinazione.
venerdì 3 maggio 2013
La posa delle ceramiche
La riuscita di un pavimento è dovuta non solo alla qualità delle
piastrelle, ma a tutto un insieme di elementi (sottofondo, strato
legante, giunti di dilatazione, piastrelle, ecc.) che costituiscono
un vero e proprio sistema. Ecco perché le operazioni di posa sono da
considerarsi importanti tanto quanto la scelta delle piastrelle.
In questa fase entra in gioco la capacità di saper combinare
estetica e tecnica, progetto e realizzazione, richiesta e risultato.
Arredatori
e architetti, ma anche gli stessi posatori e consumatori, devono
quindi elaborare un progetto che, oltre alle indicazioni
estetico-visive, contenga le regole da seguire durante
l'installazione; regole che variano in funzione dell'aspetto che si
vuole conferire al pavimento o alla parete.
È compito del progettista stabilire, in funzione della struttura e
della destinazione d’uso del piano di calpestio, il corretto modo
di applicazione delle piastrelle.
Le scelte cromatiche e gli schemi di posa per la realizzazione di un
pavimento o di un rivestimento devono tener conto di vari fattori tra
i quali la dimensione dell'ambiente (altezza, illuminazione naturale
o artificiale) oltre allo stile ed allo schema di posa che saranno
realizzati.
Il risultato finale può dunque variare in base ad alcuni effetti
ottici, guidati dai colori e dagli schemi di posa , a cui è soggetto
l'occhio umano.
Per esempio, spazi di dimensioni identiche sembrano diversi a seconda
di come sono riempiti: il nero e i colori scuri riducono lo spazio in
quanto assorbono luce; il bianco e i colori chiari diffondono luce e
quindi allargano lo spazio; le righe verticali allungano lo spazio
mentre quelle orizzontali lo allargano. Le quadrettature, invece
allungano e allargano.
Superfici nere o scure sembrano più piccole di superfici bianche o
chiare anche quando hanno dimensioni identiche.
Invece, un pavimento chiaro ed uniforme ingrandisce visivamente una stanza ed è particolarmente indicato per piccoli ambienti.
Tonalità fra loro contrastanti, invece, riducono le dimensioni dell’ambiente percepite. Una combinazione contrastante tra pavimento e rivestimenti alle pareti riesce a garantire una percezione della stanza più ampia rispetto alle dimensioni reali, soluzione particolarmente indicata per ambienti quali il bagno o i corridoi.
Invece, un pavimento chiaro ed uniforme ingrandisce visivamente una stanza ed è particolarmente indicato per piccoli ambienti.
Tonalità fra loro contrastanti, invece, riducono le dimensioni dell’ambiente percepite. Una combinazione contrastante tra pavimento e rivestimenti alle pareti riesce a garantire una percezione della stanza più ampia rispetto alle dimensioni reali, soluzione particolarmente indicata per ambienti quali il bagno o i corridoi.
Abilità e professionalità permetteranno di stabilire la giusta
ampiezza delle fughe e la tecnica di posa migliore.
La
progettazione è una fase preliminare indispensabile alla
realizzazione di una superficie correttamente rivestita. Per
elaborare un buon progetto è necessario analizzare
le caratteristiche della superficie da piastrellare,
determinanti per la scelta di una corretta soluzione progettuale, e
le tecniche di posa a disposizione:
- lo stato delle superfici, il cui esame permette di stabilire eventuali trattamenti di pulizia e di scegliere l'adesivo adatto;
- il comportamento dilatometrico, che può indurre delle tensioni dovute alla dilatazione di alcuni strati;
- il modulo di elasticità e il dimensionamento, che determinano il comportamento della struttura nelle reali condizioni di carico;
- la composizione e l'articolazione strutturale, che indica la posizione e la dimensione dei giunti di costruzione (che consentono spostamenti tra parti contigue della struttura);
- geometria della superficie da rivestire, che può influenzare la scelta delle piastrelle, della loro disposizione e della tecnica di posa
A
questa prima fase di valutazione segue un esame
incrociato
delle proprietà
delle piastrelle,
dell'ambiente
di destinazione
e delle caratteristiche
del supporto da piastrellare;
in base a questo il progettista sarà in grado di stabilire la
tecnica di posa da utilizzare, eventuali trattamenti aggiuntivi da
eseguire sul supporto e inoltre ampiezza, percorso e orientamento
delle fughe.
La
realizzazione
delle fughe
richiede un'attenzione particolare. Da esse dipende il valore
estetico tecnico ed economico di una superficie piastrellata, perciò
nulla può essere affidato al caso ma è necessario che si stabilisca
anche il tipo di materiale di riempimento da utilizzare: pochi
millimetri di differenza possono produrre effetti estetici molto
diversi e, se riempite con materiale non adatto, potrebbero rovinare
l'intero lavoro.
Per i pavimenti posati in combinazione di più formati rettificati è
necessaria una fuga di 2 mm e di 4 mm nel caso, invece, di posa in
combinazione di materiali rustici non rettificati. Per i rivestimenti
posati utilizzando un prodotto rettificato è necessaria una fuga di
2 mm. La posa senza fuga (accostata) è più economica e veloce, ma
conferisce ai pavimenti maggiore rigidità e scarsa capacità di
assestamento. Negli ultimi anni le migliori aziende hanno prodotto
stucchi speciali adatti a colorare e proteggere le fughe.
Qualità e durabilità della superficie piastrellata sono legate alla tecnica di posa impiegata nella sua realizzazione. Le operazioni da eseguire variano in funzione della tecnica utilizzata.
Qualità e durabilità della superficie piastrellata sono legate alla tecnica di posa impiegata nella sua realizzazione. Le operazioni da eseguire variano in funzione della tecnica utilizzata.
Per
il fissaggio al supporto (pavimento, parete, etc...) vengono adottati
due metodi:
lo strato di allettamento che attacca le piastrelle al pavimento può essere la malta cementizia (posa a malta) o collanti appositi (posa a colla).
lo strato di allettamento che attacca le piastrelle al pavimento può essere la malta cementizia (posa a malta) o collanti appositi (posa a colla).
Nella
posa
a malta
cementizia vengono utilizzate delle miscele di cemento (e/o calce),
sabbia e acqua. La malta, applicata in "strato spesso" (3-5
cm), forma uno strato di allettamento dotato di una buona resistenza
meccanica, di un'elevata rigidità, di un'adeguata adesività e
resistenza al gelo e di una moderata resistenza all'attacco chimico.
La
posa
a colla,
più raffinata e precisa, è anche più costosa, infatti, oltre al
costo dei collanti, è necessario preparare sul pavimento uno strato
di cemento perfettamente orizzontale detto caldana.
(Dal sito http://www.qualipiastrelle.it/)
venerdì 19 aprile 2013
Serenissima MyArt
MyArt è una collezione di piastrelle realizzato in gres fine porcellanato per uso sia residenziale che commerciale. Disponibile in sei colori e formati. La collezione si completa di molteplici pezzi speciali e due diverse proposte di mosaici con tessere da 30x30 mm e 50x50 mm. Si tratta di pura libertà compositiva per progettisti, architetti e interior designer.
giovedì 18 aprile 2013
mercoledì 17 aprile 2013
Piastrelle antibatteriche e antinquinamento
Oxigena, la piastrella che respira presentata già nel 2004 dal Gruppo Gambarelli, è stata uno degli elementi più importanti di Reatech, il progetto Campus Urbano – Le case eco-intelligenti, selezionato dall’Agenzia per la Diffusione delle Tecnologie per l’Innovazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, per Italia degli Innovatori 2011.
Messo a punto dall’Università degli Studi di Palermo ed in particolare dalla Facoltà di Ingegneria, attualmente collaborano allo stesso anche le Facoltà di Architettura, Economia, Lettere e Filosofia. Il piano “Campus Urbano” nasce dall’idea di mettere in comunicazione la ricerca universitaria con il territorio e con la collettività, offrendo alla stessa soluzioni immediatamente spendibili, che consentano il miglioramento della qualità della vita nei più svariati ambiti.
Da qui l’uso delle piastrelle Oxygena, ceramiche al biossido di titanio prodotte dal Gruppo Gambarelli, in grado di abbattere l’inquinamento e con funzione antibatterica. Questa realizzazione – spiega Giuseppe Pozzi, presidente della Gambarelli – rappresenta una delle tantissime referenze di Oxygena che è stata inserita in numerossime eccellenze, l’ultima delle quali l’ospedale Fatebenefratelli di Brescia in corso di ultimazione. Le case eco intelligenti sono pertanto ambienti domestici, opportunamente progettati e tecnologicamente attrezzati, dove apparecchiature e materiali “intelligenti” come Oxygena sono in grado di svolgere funzioni autonome di miglioramento della qualita’ della vita. Il progetto è stato presentato alla Fiera di Milano dove è stato realizzato un esempio di casa, della dimensione di 80 mq. che unitamente alle 10 unita costruite a Palermo, costituisce un modello da estendere su vasta scala, al fine di offrire uno strumento per la riqualificazione degli immobili.
(dal sito www.quartoelemento.tv)
martedì 16 aprile 2013
Serie Crystal della CE.SI
La serie Crystal della CE.SI è realizzata in gres porcellanato con finitura lucida su supporti in gres 15x15. I colori pastello abbinati alla superficie ondulata rendono gli ambienti estremamente vivi. Le finiture in mosaico previste per questa collezione dinamizzano ulteriormente la gamma di abbinamenti già pensati per la Crystal.
Listoni in gres effetto legno Soleras di ABK
Una proposta nuova e fuori dagli schemi, nata dall’ispirazione di un materiale di recupero originale ed esteticamente pregevole, ma in realtà impossibile da utilizzare per pavimentare ambienti domestici. Soleras di ABK è una collezione di listoni che racchiude tutta la magia delle doghe di legno delle botti utilizzate per le criaderas e soleras per l’invecchiamento di vini e liquori spagnoli di particolare pregio come lo sherry e il brandy. Il legno naturale, curvato, non potrebbe mai essere impiegato per pavimentare o rivestire,ma la ricerca estetica ABK ha saputo ricomporre in gres porcellanato sia le venature dell’essenza naturale sia i segni caratteristici e affascinanti lasciati dai liquidi durante la lunga permanenza all’interno delle botti. Con Soleras, proposta in sei colori - Bianco, Grigio, Antracite, Naturale, Beige e Avana – su una struttura con le caratteristiche tipiche delle piallature manuali, nei due formati a listone 13,5x80 rettificato e 20x80 rettificato e nell’originale formato quadrato 60x60 rettificato, ABK prende le distanze dalla pura possibilità imitativa della ceramica per dimostrare concretamente come tecnica e ricerca estetica possano dar vita a proposte originali, impossibili da realizzare con i materiali naturali d’ispirazione.
lunedì 15 aprile 2013
Qualche informazione sul gres porcellanato effetto legno
La bellezza del pavimento in legno, grazie alle tecniche di riproduzione digitale sul gres porcellanato, incontra la robustezza e nascono superfici che riproducino doghe e listoni nei formati e nelle venature. Si tratta di piastrelle che possono essere posate con gli schemi tipici del parquet, ma sia all’interno che all’esterno, con risultati sempre più realistici. Il legno ovviamente è un materiale che non ha eguali, ma non per questo non ci si deve poter avvicinare con una sua riproduzione su un materiale resistente come il gres porcellanato che riesce a eliminari tutti i difetti di un pavimento in legno. Ormai tutte le aziende produttrici di rivestimenti hanno in gamma una serie che riproduce doghe e listoni a basso costo e senza limitazioni nell’uso: il gres porcellanato infatti non è soggeto a usura, non si graffia, non assorbe i liquidi, è ingelivo e inalterabile, anche se esposto al sole. Oltre a queste qualità di resistenza, non risuona al calpestio, non scricchiola, non richiede manutenzione e non deve essere levigato o cerato a distanza di tempo. Il gres effetto legno ha poi sempre più un effetto realistico che si adatta a pavimentare ambienti rustici e signorili. Risolve situazioni in cui il legno non si potrebbe adoperare per una questione di praticità, come in cucina (rischio macchie per il legno vero) e in bagno (rischio umidità). Il gres porcellanato non si rovina nemmeno nelle zone ad alto traffico, specialmente se ci sono bambini o animali domestici. Alcune volte poi il riscaldamento a pavimento può essere un ostacolo per la posa del parquet. Per rendervi conto di quanto presente in commercio non dovete far altro che una passeggiata presso uno showroom di rivendita ceramica, dove sicuramente avrete modo di vedere diverse tipologie di gres effetto legno. Noi ne siamo pieni! Ne esistono moltissime colorazioni, dimensioni e superfici. Pensate sempre all’arredamento che andrete ad inserire e alla luce dell’ambiente. Preferite le doghe lisce per un ambiente più elegante, mentre se volte avere un effetto rustico, potrebbero essere adatte le doghe che riproducono l’ondulazione della tavola. Per quanto riguarda i prezzi di questo tipo di pavimento, le fasce sono le più svariate, anche se rimane un prodotto medio alto. partendo almeno da 20 euro/mq per un pavimento in prima scelta. Le dimensioni e le colorazioni incidono sul prezzo finale proprio come per il parquet vero. Se avete bisogno di maggiori informazioni potete inviare delle domande via Facebook o, se ne
avete modo, veniteci a visitare presso la nostra sede a Roma in via Acerenza 4
(dal sito www.architetturafacile.com)
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