La resistenza all’urto è la
capacità della superficie di esercizio di una piastrella ceramica di subire la caduta
di corpi senza manifestare alterazioni irreversibili quali rotture, fessurazioni,
distacchi di materiale, ecc. Quando ciò avviene il danno non è solo estetico ma
anche funzionale, in quanto viene compromessa l’integrità della piastrella ed
in particolare della superficie di esercizio. Si ricorda che la prestazione di
resistenza all’urto di una piastrella in esercizio dipende anche dalle modalità
con cui è inserita nella pavimentazione e dalla natura e costituzione degli
strati sottostanti; di ciò deve essere tenuto conto all’atto della
progettazione e realizzazione della superficie piastrellata.
La resistenza all’abrasione
rappresenta la resistenza che la superficie oppone alle azioni di usura connesse
con il movimento di corpi, superfici o materiali a contatto con essa. I corpi
che si muovono a contatto con una superficie piastrellata possono essere
diversi, in particolare allorché tale superficie costituisce un pavimento: ad
esempio, le suole delle calzature delle persone che frequentano il pavimento,
le ruote di carrelli o altri veicoli, i mobili, le sedie, ed altri carichi che
a volte vengono trascinati sulla superficie, etc. Fra i corpi citati e la
superficie piastrellata possono poi essere interposti materiali diversamente
abrasivi. Anche le operazioni di pulizia e manutenzione ordinaria, effettuate mediante
scope, strofinacci, detersivi in polvere, etc. sono all’origine di movimenti
relativi di materiali duri a contatto con la superficie piastrellata. Si tratta
in ogni caso di azioni abrasive i cui effetti, in generale, possono essere di
due tipi:
•l’asportazione di materiale
dalla superficie, che quindi viene progressivamente consumata;
•l’alterazione delle
caratteristiche estetiche della superficie stessa, con perdita di brillantezza,
variazione di tonalità cromatica, etc.
Alla piastrella viene assegnata normalmente
una classe di resistenza all’abrasione: Classe PEI 0, I, II, III, IV, V, in ordine
crescente di resistenza. Va sottolineato che la classe di resistenza PEI V viene
assegnata a piastrelle che, oltre a non evidenziare effetti visivi dopo
abrasione, dimostrano di mantenere una adeguata resistenza alle macchie, e
quindi una adeguata pulibilità.
Classificazione
delle piastrelle smaltate per pavimento in base alla loro resistenza
all’abrasione
Classe 0
Piastrelle in questa classe non
sono consigliate per il rivestimento di pavimenti.
Classe 1
Rivestimenti di pavimenti in aree
soggette a calpestio con scarpe a suola morbida o a piedi nudi senza sporco
abrasivo (per esempio bagni e camere da letto in edifici residenziali, senza
accesso diretto dall’esterno),
Classe 2
Rivestimenti di pavimenti in aree
soggette a calpestio con scarpe a suola morbida o normale con, tutt’al più,
piccoli quantitativi occasionali di sporco abrasivo (per esempio stanze nelle
zone giorno di abitazioni private, ad eccezione di cucine, ingressi ed altre
stanze ad alto traffico), Questo non si applica nel caso di calzature non
normali, quali ad esempio scarpe chiodate
Classe 3
Rivestimenti di pavimenti in aree
soggette a calpestio con scarpe normali e con presenza frequente di piccole
quantità di sporco abrasivo (per esempio cucine in edifici residenziali, sale,
corridoi, balconi, logge e terrazze). Questo non si applica nel caso di
calzature non normali, quali ad esempio scarpe chiodate,
Classe 4
Rivestimenti di pavimenti in aree
soggette a calpestio da traffico ordinario con sporco abrasivo, per cui le
condizioni sono più severe di quelle riportate alla Classe 3 (per esempio
ingressi, cucine commerciali, hotel, negozi ed aree vendita).
Classe 5
Rivestimenti di pavimenti
soggetti a traffico pedonale intenso per periodi di tempo prolungati con sporco
abrasivo, cosicché le condizioni sono le più severe nelle quali si possono
utilizzare piastrelle smaltate per pavimento (per esempio aree pubbliche come
centri commerciali, sale di aeroporti, ingressi di hotel, passaggi pedonali
pubblici e applicazioni industriali). Questa classificazione è valida per le
applicazioni riportate in normali condizioni. Si dovrebbero prendere in
considerazione le scarpe, il tipo di traffico ed i metodi di pulizia
prevedibili, ed i pavimenti dovrebbero essere adeguatamente protetti dallo sporco
abrasivo all’ingresso degli edifici mediante interposizione di sistemi di pulizia
delle scarpe. In casi estremi di traffico molto pesante e di abbondanza di
sporco abrasivo, si possono prendere in considerazione piastrelle non smaltate
per pavimento dei Gruppo I.
(Dal sito http://www.laceramicaitaliana.it)
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