Questo termine era inizialmente destinato a descrivere un ciclo termico
condotto a una temperatura massima non superiore a 800°C. La definizione
di terzo fuoco era originata dal fatto che gli oggetti ceramici avevano
già subito una prima cottura del corpo ceramico e una seconda cottura
dello strato di smalto. Il terzo fuoco era destinato, quindi, alla
cottura delle decorazioni finali nella produzione di vasellame,
stoviglie e, più recentemente, delle piastrelle ceramiche. Nel caso di
piastrelle è usato soprattutto per i cosiddetti ‘pezzi speciali’,
attraverso tecniche volte a conferire alle piastrelle stesse un
apprezzabile effetto estetico.
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