Il termine di origine
francese grès
indica la greificazione
da cui deriva l’eccezionale resistenza del materiale ceramico.
L’aggettivo porcellanato
sottolinea la raffinata eleganza che lo caratterizza e deriva
dall’utilizzo del caolino,
una argilla bianca che viene utilizzata anche per la produzione di
porcellana.
Al contrario dei prodotti ceramici a
superficie smaltata, nei quali si riescono a distinguere, in sezione,
il supporto,
(che determina le caratteristiche di resistenza meccanica della
piastrella) e lo smalto
(che ne determina l’aspetto estetico e le caratteristiche di
usura), nel gres porcellanato
superficie e massa sono identiche: la piastrella in gres
presenta una continuità di
composizione tra superficie e supporto e l’usura riporta
alla superficie uno strato identico al precedente, senza alterare le
caratteristiche estetiche e funzionali del pavimento. La superficie
vetrificata, parte integrante della struttura della piastrella, fa
del gres un materiale dotato di un'estetica elegante e durevole nel
tempo.
Il pavimento in gres
porcellanato, realizzato in piastrelle, è realizzato
con una pasta compatta (argille ceramiche, feldspati, caolini e
sabbia, materie prime che vengono prima macinate trasformate in
barbottina, con granulometria omogenea ), adatta alla pressatura
colorata e lievemente porosa, che con l'utilizzo della tecnica della
pressatura, permette di realizzare un prodotto che risulta resistente
agli urti, alle macchie, all'abrasione, e resistente agli agenti
chimici. La cottura avviene ad una temperatura di circa 1150-1250 °C
in forni lunghi sino a 140 m dove la materia prima è portata
gradualmente alla temperatura massima, lì mantenuta per circa 25-30
minuti, e sempre gradualmente viene raffreddata sino a temperatura
ambiente. Il processo di cottura determina la ceramizzazione/greificazione dell'impasto, attribuendone le tipiche
caratteristiche di resistenza alle abrasioni, impermeabilità,
longevità. Durante la cottura avvengono però varie deformazioni
sulla materia precedentemente pressata. Il restringimento
dimensionale post cottura si aggira intorno ad un 7%, per cui i
prodotti di maggiori dimensioni vengono solitamente rettificati
tramite mole ad umido, successivamente alla cottura. Al termine della
fase di cottura le piastrelle vengono suddivise per classi omogenee
di calibro e tono. Il materiale non pienamente conforme ai parametri
dettati dalle norme UNI viene declassato (2a, 3a scelta, stock,
ecc.). Con le attuali tecnologie produttive si possono ottenere
piastrelle con formati variabili da 5x5 a 180x180 cm, con spessori da
3 a 16 mm. Tecnicamente le norme UNI definiscono porcellanato la
ceramica che possiede un coefficiente di assorbimento all'acqua
minore dello 0,5% (UNI EN 176 ISO BI). La diversa porosità e
finitura superficiale, distinguono due
tipologie di gres porcellanato: il gres porcellanato
naturale detto anche gres tecnico e il gres porcellanato smaltato. Il
primo con un superficie ruvida e con un aspetto marmorizzato, è
dotato di minore porosità risultando più resistente alle macchie,
il secondo invece, caratterizzato da una superficie rivestita con uno
smalto, poiché è sottoposto durante la sua produzione, al
procedimento della levigatura risulta maggiormente poroso con una
conseguente maggiore tendenza a macchiarsi. Il gres
porcellanato, può essere adoperato per realizzare
pavimentazioni a livello oppure pavimenti sopraelevati, grazie alle
sua caratteristica di sicurezza, durezza, resistenza meccanica ed
igiene. Grazie alla varietà anche di stili, di decori, di formati,
di colori e di texture, del gres porcellanato, insieme alle sue
caratteristiche di resistenza a fuoco e allo scivolamento, risulta
essere un prodotto di alta tecnologia, che aggiunge al confort della
sua istallazione anche il piacevole gusto di avere in casa un
prodotto che non dimentica l'aspetto e i caratteri tradizionali delle
antiche pavimentazioni, grazie anche all'uso di tecniche di finitura
quali la lappatura (privo di qualsiasi irregolarità,
livellato accuratamente, totalmente liscio e quindi molto luminoso,
come uno specchio) e la patinatura (quando
la superficie non è riflettente, con aspetto opaco), ma
che può essere anche, all'opposto, un prodotto che mette in risalto
proprio la modernità della sua realizzazione, più adatto in questo
caso ad ambienti moderni, riuscendo a personalizzare in questo modo
ancor di più gli ambienti.
il gres porcellanato è adatto per ambienti un pò umidi?
RispondiEliminaNella maggior parte dei casi è adatto essendo un materiale idroreppellente
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