martedì 9 aprile 2013

Un approfondimento sul gres porcellanato


Il termine di origine francese grès indica la greificazione da cui deriva l’eccezionale resistenza del materiale ceramico. L’aggettivo porcellanato sottolinea la raffinata eleganza che lo caratterizza e deriva dall’utilizzo del caolino, una argilla bianca che viene utilizzata anche per la produzione di porcellana.

Al contrario dei prodotti ceramici a superficie smaltata, nei quali si riescono a distinguere, in sezione, il supporto, (che determina le caratteristiche di resistenza meccanica della piastrella) e lo smalto (che ne determina l’aspetto estetico e le caratteristiche di usura), nel gres porcellanato superficie e massa sono identiche: la piastrella in gres presenta una continuità di composizione tra superficie e supporto e l’usura riporta alla superficie uno strato identico al precedente, senza alterare le caratteristiche estetiche e funzionali del pavimento. La superficie vetrificata, parte integrante della struttura della piastrella, fa del gres un materiale dotato di un'estetica elegante e durevole nel tempo.
Il pavimento in gres porcellanato, realizzato in piastrelle, è realizzato con una pasta compatta (argille ceramiche, feldspati, caolini e sabbia, materie prime che vengono prima macinate trasformate in barbottina, con granulometria omogenea ), adatta alla pressatura colorata e lievemente porosa, che con l'utilizzo della tecnica della pressatura, permette di realizzare un prodotto che risulta resistente agli urti, alle macchie, all'abrasione, e resistente agli agenti chimici. La cottura avviene ad una temperatura di circa 1150-1250 °C in forni lunghi sino a 140 m dove la materia prima è portata gradualmente alla temperatura massima, lì mantenuta per circa 25-30 minuti, e sempre gradualmente viene raffreddata sino a temperatura ambiente. Il processo di cottura determina la ceramizzazione/greificazione dell'impasto, attribuendone le tipiche caratteristiche di resistenza alle abrasioni, impermeabilità, longevità. Durante la cottura avvengono però varie deformazioni sulla materia precedentemente pressata. Il restringimento dimensionale post cottura si aggira intorno ad un 7%, per cui i prodotti di maggiori dimensioni vengono solitamente rettificati tramite mole ad umido, successivamente alla cottura. Al termine della fase di cottura le piastrelle vengono suddivise per classi omogenee di calibro e tono. Il materiale non pienamente conforme ai parametri dettati dalle norme UNI viene declassato (2a, 3a scelta, stock, ecc.). Con le attuali tecnologie produttive si possono ottenere piastrelle con formati variabili da 5x5 a 180x180 cm, con spessori da 3 a 16 mm. Tecnicamente le norme UNI definiscono porcellanato la ceramica che possiede un coefficiente di assorbimento all'acqua minore dello 0,5% (UNI EN 176 ISO BI). La diversa porosità e finitura superficiale, distinguono due tipologie di gres porcellanato: il gres porcellanato naturale detto anche gres tecnico e il gres porcellanato smaltato. Il primo con un superficie ruvida e con un aspetto marmorizzato, è dotato di minore porosità risultando più resistente alle macchie, il secondo invece, caratterizzato da una superficie rivestita con uno smalto, poiché è sottoposto durante la sua produzione, al procedimento della levigatura risulta maggiormente poroso con una conseguente maggiore tendenza a macchiarsi. Il gres porcellanato, può essere adoperato per realizzare pavimentazioni a livello oppure pavimenti sopraelevati, grazie alle sua caratteristica di sicurezza, durezza, resistenza meccanica ed igiene. Grazie alla varietà anche di stili, di decori, di formati, di colori e di texture, del gres porcellanato, insieme alle sue caratteristiche di resistenza a fuoco e allo scivolamento, risulta essere un prodotto di alta tecnologia, che aggiunge al confort della sua istallazione anche il piacevole gusto di avere in casa un prodotto che non dimentica l'aspetto e i caratteri tradizionali delle antiche pavimentazioni, grazie anche all'uso di tecniche di finitura quali la lappatura (privo di qualsiasi irregolarità, livellato accuratamente, totalmente liscio e quindi molto luminoso, come uno specchio) e la patinatura (quando la superficie non è riflettente, con aspetto opaco), ma che può essere anche, all'opposto, un prodotto che mette in risalto proprio la modernità della sua realizzazione, più adatto in questo caso ad ambienti moderni, riuscendo a personalizzare in questo modo ancor di più gli ambienti.














2 commenti:

  1. il gres porcellanato è adatto per ambienti un pò umidi?

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    1. Nella maggior parte dei casi è adatto essendo un materiale idroreppellente

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