Alla fine del ‘600, per volere degli Angiò, il monastero di impianto gotico viene completamente ristrutturato e il chiostro delle Clarisse affidato a Domenico Antonio Vaccaro che ne fa un luogo unico al mondo per impatto emotivo e bellezza.
Rivestì la struttura dei pilastri ottagonali con stupende mattonelle policrome, disegnate dallo stesso Vaccaro e realizzate dai "riggiolari" napoletani Donato e Giuseppe Massa.
I pilastri, intervallati da sedili, sono decorati con motivi a tralci di viti e glicini, che si avvolgono a spirale fino al capitello di sostegno del pergolato. Sulle spalliere dei sedili, anch'essi maiolicati, sono rappresentati motivi agresti, marinari e mitologici.
Il risultato è una perfetta sintesi della fantasia e dell’amore verso la natura in una serie di “capricci” (vedute ispirate alla realtà) ricchi di valori cromatici simili alla pittura di cavalletto con la forza espressiva barocca e l’eleganza tipica del rococò.
Quello che noi oggi vediamo non è più un solo un luogo di raccoglimento e preghiera, ma si caratterizza, e lo si evince attraverso le sue decorazioni, come una sorta di giardino delle delizie.
Singole scene della decorazione di questo chiostro sono state richieste dai nostri clienti proprio per il loro potenziale decorativo. Ceramiche Persia e Persiarreda le hanno religiosamente riprodotte artigianalmente su diversi tipi di formati soprattutto per tavoli da giardino e fontane a muro. Sono dipinti a mano da Laura Persia su supporti industriali o artigianali. Per saperne di più potete recarvi presso la nostra sede a Roma in via Acerenza 4 o contattarci via Facebook.
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